qui variis exinde expositionibus adfuerunt
Le lettere b, d, h e l hanno l’asta semplice senza ornamentazioni apicali.
La e a volte conserva la forma onciale.
La M ha talvolta il primo occhiello chiuso.
Li e ci spesso in legatura.
Le lettere sono unite tra loro molto spesso con la lettera che segue tramite le aste trasversali di e, f, g, r, t. Nei nessi, la e può assumere forma alta e la i una forma lunga.
La p e la q hanno la coda e il tratto verticale semplice, senza trattini.
La q ha la pancia più lunga che alta.
La E con asta orizzontale al centro.
episcopi sunt. Anathema deinde omnes
Ipse quoque pridem iam mortuus anathema
Le abbreviazioni sono le stesse dei codici in maiuscola.
decem et octo convenientes apud Niciam
La n è sempre maiuscola, ha il primo tratto un po’ più lungo.
Così nel codice, si intenda: intellegentium.
La S che ha perso la forma sinuosa.
nis inpugnas. Sed non licet tibi nunc regno
criminosum putas, pie tunc esse susceptum
curae, quam tu falsis opinionibus infamata(m)
Benignifica natura tua, D(omi)ne beatissime