Latin Paleography From Antiquity to the Renaissance [by A. M. Piazzoni]

Ott.lat.296

Manuscript information

Resource type:
Manuscript
Collection:
Ott.lat.
Shelfmark:
Ott.lat.296
Library:
Biblioteca Apostolica Vaticana
Ocelli nominum:
Evangeliario di Bari
Date:
sec. XI ex
Beginning date:
1076
Ending date:
1100
Country:
<Italia>
Region:
<Italia meridionale>
Support:
membr.
Height:
275
Width:
175
Extent:
144
Overview:
Evangelistario.

Description

Writing:
<beneventana barese>
Uniform title:
Evangeliarium. Latino
Language:
Latino
Alphabet:
Latino.

Administrative information

Source of information:
P. Salmon, Les manuscrits liturgiques latins de la Bibliothèque vaticane, Città del Vaticano, 1968-1972, v. 2 (1969), pp. 48-49.

Curatorial narrative

L’Ott. lat. 296 è il primo codice del periodo normanno in beneventana di tipo barese. Il manoscritto è un evangeliario diviso in due parti: la prima (ff. 1r-143r) tramanda le lezioni evangeliche temporali secondo il calendario liturgico romano, la seconda (ff. 133r-143r) il proprio dei santi. L’apparato decorativo è molto ricco: in particolare si segnalano le iniziali I della formula In illo tempore realizzate con lacunari separati da cornici e nastri dipinti alternati a campiture d’oro, che si sviluppano in una forma allungata chiusa poi in un triangolo con motivi fitomorfi o ripiegata su sé stessa in protome animale. La decorazione risente in maniera particolare del luogo di produzione: evidentissimi sono i legami con i rotoli dell’Exultet (Bari, Archivio del Capitolo metropolitano, 1 e 12) e con il Benedizionale di Bari (Bari, Archivio del Capitolo metropolitano, s.n.), come evidente è anche l’influenza della decorazione cassinense del periodo teobaldeo (1022-1035). Gli aspetti legati all’allestimento del codice insieme alla presenza delle pericopi per le feste di s. Benedetto, s. Nicola e della Ss. Trinità hanno fatto presupporre come luogo di redazione del codice il monastero di S. Benedetto di Bari. Inoltre la Orofino ha presupposto che il codice potrebbe essere datato al periodo dell’abate Elia (eletto nel 1071) e, se si considera una dipendenza da esso del messale Borg. lat. 339, datato al 1081-82, è possibile dedurre che l’ottoboniano potrebbe essere datato agli anni ‘70 dell’XI sec.

Il codice restò in Italia meridionale, in una zona sotto l’influenza angioina almeno fino al XIII sec. quando un lettore aggiunge in alcune pagine (ff. 59v, 60r e 66v) dei neumi aquitani. Misteriosa resta la storia del manoscritto fin quando non ricomparve nella collezione del cardinale Ottoboni.

Il brano trascritto e annotato è al f. 124v pericopi di Lc 13, 17, Lc 5, 27-32 e Mc 12, 18 (sebbene nel testo sia indicato Matteo).

 

Bibliografia

LOWE, The Beneventan script, p. 152; CHERUBINI nr. 52, pp. 240-242; CHERUBINI - PRATESI, Paleografia, p. 316, tav. 64Ulteriori citazioni bibliografiche.

Parts of this manuscript

133r-143r

Commune sanctorum

Locus:
133r-143r
Supplied title:
Commune sanctorum
Language:
Latino
Alphabet:
Latino.
Source of information:
P. Salmon, Les manuscrits liturgiques latins de la Bibliothèque vaticane, Città del Vaticano, 1968-1972, v. 2 (1969), p. 49.

143r-144r

Tre pericopi e il Gloria in excelsis

Locus:
143r-144r
Supplied title:
Tre pericopi e il Gloria in excelsis
Language:
Latino
Alphabet:
Latino.
Source of information:
P. Salmon, Les manuscrits liturgiques latins de la Bibliothèque vaticane, Città del Vaticano, 1968-1972, v. 2 (1969), p. 49.

1r-133r

Temporale et proprium sanctorum

Locus:
1r-133r
Supplied title:
Temporale et proprium sanctorum
General note:
Dalla Prima Domenica d'Avvento alla Seconda dopo la festività di s. Martino, cui fanno seguito alcune lezioni dei santi e un officiums. Trinitatis.
Language:
Latino
Alphabet:
Latino.
Source of information:
P. Salmon, Les manuscrits liturgiques latins de la Bibliothèque vaticane, Città del Vaticano, 1968-1972, v. 2 (1969), pp. 48-49.