239.[02.wl.0000]: Vat.lat.5757 — Ogni pagina del codice
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- Vat.lat.5757
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Ogni pagina del codice in onciale ha quindici linee di scrittura su due colonne.
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- Ar-v, p. 1-302 Augustinus: Enarrationes in Psalmos CIX–CXL, p. 238–242, 259–269 Enarratio in Psalmum CXXXVII, and p. 1-302 <inf.> M. Tulli Ciceronis De re publica
Other annotations on this folio
Si possono notare le lettere caratteristiche dell’onciale: A, D, E ed M.
La H e la Q hanno forma minuscola.
La G è caudata.
La T ha l’asta tondeggiante ed è molto stretta come la F.
La U è curva nell’asta di sinistra.
La L termina senza coda.
P ha la pancia piccola e aperta.
La R ha la pancia rotonda e piccola.
M è formata da due semicerchi.
Le abbreviazioni sono le stesse dei codici in capitale. Qui si noti Q· = -que e P· = publicae.
La -O aggiunta alla fine del rigo di modulo più piccolo.
-o- di formato più piccolo.
-N finale aggiunta nell’interlineo da altra mano.
Così per SUPPLICIIS
-SET di formato più piccolo.
Segue M iniziale della parola seguente poi depennata perché riscritta a rigo successivo.
Titolo corrente della scriptio inferior (Lib. I).
los cooptavit
augures, et ha
buit plebem
in clientelas
principum
descriptam
- quod quan
te fuerit utili
tate post vide
ro -
multaq(ue) dictio
ne ovium et
boum - quod
tum erat res
in pecore et
locorum pos
sessionibus,
ex quo pecunio
si et locupletes
vocabantur -
non vi et suppli
cis coercebat.
Ac Romulus
cum septem et
triginta reg
navisset an
nos, et haec
egregia duo
firmamen
ta rei p(ublicae) peperisset