Vat.lat.3595
Manuscript information
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Vat.lat.
- Shelfmark:
- Vat.lat.3595
- Library:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Date:
- sec. XV ex
- Beginning date:
- 1476
- Ending date:
- 1500
- Country:
- Italia
- Region:
- Italia centrale
- Place:
- Roma
- Support:
- membr.
- Height:
- 210
- Width:
- 128
- Extent:
- I. 81. I
- Overview:
- Statius, Sylvae; Ovidius, Heroides.
Description
- Bibliography:
- Manuscrits classiques, III. 2, p. 316-317; Vedere i classici, p. 478-481.
- Collation:
- 11 fascicoli: 1 bifolio (ff. 1-2); 2-7 quinioni (ff. 4-13, 14-23, 24-33, 34-43, 44-53, 54-63); 8-9 ternioni (ff. 64-69, 70-75); 10 binione (ff. 76-79); 11 bifolio (ff. 80-81); ff. 74v-75v, 80-81 rigati ma non scritti.
- Layout:
- colonna unica; rr. 30 /ll. 30; mm 139x67; rigatura a colore (tipo Derolez 31).
- Foliation:
- manuale, in cifre arabiche a matita sul margine inferiore esterno; ai ff. 15-23 numerazione più antica in cifre arabiche a inchiostro bruno sul margine superiore esterno.
- Writing:
- umanistica
- Writing - Note:
- il copista che verga il testo in umanistica di tipo corsivo è Partenio Minuzio Pallini come si legge a f. 74 “PARNASI DELI/CIIS PUDORI<QUE>/CASTALIO/PARTH<ENIUS> D<E>D<ICAVIT>”; numerose glosse marginali e interlineari della mano dello stesso copista vergate in inchiostro bruno e rosso e altre glosse di mani diverse, se ne riconoscono almeno due.
- Decoration - Note:
- 1 antiporta miniata che ha subito un processo di forte ossidazione: il testo vergato in lettere auree è racchiuso all'interno di un paesaggio policromo in cui dominano i colori del verde, azzurro e bruno (f. 3v); 1 pagina d’incipit miniata realizzata con una gamma coloristica basata sul bruno, il verde e il violetto (f. 4r); 1 miniatura tabellare collocata sul margine superiore della pagina realizzata utilizzando tonalità di colore tenui: verde, violetto e bruno (f. 76r); 5 iniziali campite policrome (rosso, blu, verde e oro): le lettere sono inscritte in un campo quadrangolare delimitato da una cornice nera, il fondo è arricchito da motivi vegetali e filettature dorate (ff. 4r, 16v, 32v, 46r, 59v); numerose iniziali calligrafiche in foglia d’oro e blu; titoli rubricati in blu e foglia d’oro.
- Binding - Note:
- su assi di cartone con coperta in pelle verde; sui piatti anteriore e posteriore rispettivamente impressi in oro gli stemmi di papa Paolo V (1605-1621) e del cardinale bibliotecario Scipione Borghese (1609-1618); dorso a tre nervi in pergamena neutra, sul primo e sul penultimo tassello gli stemmi di papa Pio VI (1775-1799) e del cardinale bibliotecario Francesco Saverio Zelada (1779-1801); sovraccoperta in cartoncino verde.
- Condition:
- ottimo; pergamena finissima, ben lavorata.
- Catchwords:
- in inchiostro rosso, posizionati verticalmente sul margine interno, rifilati da f. 53v in poi.
- General note:
- Il testo deriva dall’edizione a stampa del 1475 (Hain 14983).
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
Curatorial narrative
Il Vat. lat. 3595 vergato in umanistica corsiva da Partenio Minuzio Pallini, come indica il colophon a f. 74r, è un codice di piccolo formato contenente le Sylvae di Stazio e l’epistola XV delle Heroides di Ovidio (Maddalo, Scheda nr. 139, p. 478; Buonocore, Aetas Ouidiana, p. 213). Nei margini, vergate in inchiostro bruno e rosso, le note di commento di mano dello stesso copista e rari interventi di epoca coeva ma eseguiti da mani differenti (de la Mare, The Florentine Scribes of Cardinal, p. 289). Il modello del testo staziano, che segue la versione dell’umanista Domizio Calderini, va ricercato nell’edizione a stampa del 1475 (Hain 14983) dedicata ad Agostino Maffei (de Nolhac, Recherche sur, pp. 141-146; Maddalo, Scheda nr. 139, p. 478).
Il manoscritto presenta un apparato decorativo di altissimo livello qualitativo, l’incipit dei libri sono scritti in lettere capitali oro, blu, rosso e verde dal calligrafo e miniatore Bartolomeo Sanvito (Ruysschaert, Il copista Bartolomeo, pp. 41, 46; Bauer-Eberhardt, Lauro Padovano, p. 71). Le miniature mostrano una stretta relazione con il testo tramandato come si evince, ad esempio, a f. 76r, in corrispondenza dell’incipit dell’epistola di Saffo a Faone, in cui viene inserita una miniatura tabellare con l’immagine di Saffo che suona una viola. Bartolomeo Sanvito, artista di origine veneta, è riconoscibile in questo codice sia in qualità di calligrafo sia di miniatore, come si può dedurre dal confronto con le illustrazioni di un codice di Aristotele (ms. Vat. lat. 2094) e di un prezioso manoscritto contenente il commento di Calderini a Giovenale (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, ms. Plut. 53.02); pur nella differenza dell’impianto e della tecnica decorativa, interessanti analogie sono state proposte anche con il manoscritto Vat. lat. 3302, anch’esso miniato da Sanvito e realizzato verosimilmente a Roma pochi anni prima, intorno a1 1470-71 (Maddalo, I manoscritti Mazzatosta, pp. 74-86; Id., Scheda nr. 139, pp. 478-481).
Parts of this manuscript
4r-74r
Sylvae
76r-79v
Heroides XV
3v
Ad librum
- Bibliography:
- M. Buonocore, Aetas ovidiana: la fortuna di Ovidio nei codici della Biblioteca Apostolica Vaticana, Sulmona 1994, p. 213.
- Locus:
- 3v
- Title:
- Ad librum
- Incipit text:
- Nulli qui fueras in urbe notus
- Explicit:
- Monstravit domiti labor poetae
- General note:
- L'ultimo verso fa riferimento al letterato umanista Domizio Calderini ("Monstravit domiti labor poetae").
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.