Latin Classics The Evolution and Transmission of Texts of Specific Works [by M. Buonocore]

Urb.lat.308

Manuscript information

Resource type:
Manuscript
Collection:
Urb.lat.
Shelfmark:
Urb.lat.308
Library:
Biblioteca Apostolica Vaticana
Date:
sec. XV ex
Beginning date:
1476
Ending date:
1482
Country:
Italia
Region:
Italia centrale
Place:
Urbino
Support:
membr.
Height:
328
Width:
230
Extent:
III. 211. III
Overview:
Ars grammatica.
Exhibit Tags:
Miscellanea grammaticaleFranco dei RussiAnonimo miniatore

Description

Bibliography:
Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1-500, p. 273; Manuscrits classiques, II.2, pp. 536-537; Vedere i classici, pp. 325-326; IAM71.3.
Collation:
21 fascicoli quinioni (ff. [+1] 2-11, 12-21, 22-31, 32-41, 42-51, 52-61, 62-71, 72-81, 82-91, 92-101, 102-111, 112-121, 122-131, 132-141, 142-151, 152-161, 162-171, 172-181, 182-191, 192-201, 202-211); il f. 1, che ha sul verso l’antiporta federiciana, è stato inserito nel corpo del manoscritto; f. 211v rigato, ma non scritto; i ff. II-III anteriori e I-II posteriori sono due bifogli membr. probabilmente originari, cart. gli altri fogli di guardia.
Layout:
A piena pagina (mm 215x135), con capilettera all'interno della doppia riga di giustificazione, su 31/32 ll./rr.; rigatura a secco ben visibile (tipo Derolez 36); talvolta visibile la foratura sul margine esterno.
Foliation:
Manuale moderna a inchiostro nero in cifre arabiche sul recto in alto a destra.
Writing:
Umanistica
Writing - Note:
Unico copista, forse quel Golphus che si firma a f. 211r (cf. Explicit; Manuscrits classiques, II.2, p. 537; Vedere i classici, p. 325), a inchiostro bruno; inchiostro arancio per metà di f. 150v. A f. 1v, due diverse mani corsive annotano: "Nonius Marcellus De compendiosa doctrina ad filium cum reliquis" e "Non est Nonius sed Diomedes De oratione partibus orationis et diverso genere metrorum"; talora annotazioni a margine in greco, così come alcuni lemmi all’interno del testo; talvolta le E nei capilettera sono realizzate nelle forme di una sigma maiuscola o di una epsilon minuscola (es. f. 45v).
Decoration - Note:
f. 1v, antiporta costituita da clipei di tre ordini di grandezza, tutti realizzati con listelli in foglia d’oro; un clipeo maggiore (mm 153), circondato da globi cigliati aurei ed elementi preziosi su fondo blu, racchiude entro perle su fondo rosso (mm 75) un clipeo centrale, all’interno del quale una mano più tarda rispetto alla confezione del ms. ha scritto: "Nonnius Marcel/lus De compendio/sa doctrina". Attorno a esso si dispone una corolla fitomorfa policroma (verde, azzurra, porpora, gialla) con globi aurei cigliati intercalata da altri cinque clipei minori muti (mm 30). 1 pagina di incipit (f. 2r), racchiusa su tutti e quattro i margini da una complessa cornice con fondo in foglia d’oro, percorsa da cappi intrecciati policromi (blu, verde, rosa), cartigli muti, fioroni; sul margine esterno si aprono due clipei con le insegne federiciane (mm 43), mentre a bas-de-page, nei cantoni, sono presenti due miniature tabellari (mm 65x40) e al centro un folto gruppo di puttini, alcuni dei quali musicanti, sorreggono un cantharos con appeso lo stemma ducale di Federico da Montefeltro; la rubrica non è stata eseguita, integrata da una più recente vergata dalla medesima mano che riempie il clipeo centrale dell’antiporta ("Nonnius Marceellus [sic] De compendiosa doctrina"). 4 iniziali maggiori con scrittura distintiva (mm 44x41, media) di due diverse tipologie decorative: 1 (f. 2r) su campo in foglia d’oro realizzata con un cappio intrecciato policromo (blu, porpora, verde); 3 (ff. 144v, 151v, 192r) a bianchi girari su fondo policromo (blu, verde, rosso), con corpo in foglia d’oro, come la cornice entro cui sono comprese. 8 iniziali medie con scrittura distintiva (ff. 16v, 22v, 26r, 67r, 68v, 75r, 77v, 111r; mm 34x30, media) a bianchi girari su fondo policromo (blu, verde, rosso), con corpo in foglia d’oro, come la cornice entro cui sono comprese. Numerose iniziali medie calligrafiche (mm 20x20 c.) in foglia d’oro. Numerose iniziali minori calligrafiche in oro e in blu, in rosso e in inchiostro bruno, in vedetta, come i capilettera realizzati con lo stesso inchiostro utilizzato per la scrittura; rubricati incipit, explicit, titoli; talvolta le letterine guida per i capilettera calligrafici in blu e in foglia d’oro sono state segnalate in rosso (cf. per es. ff. 41v-42r).
Binding - Note:
Su quadranti in cartone rivestiti in pelle marrone di restauro, probabilmente recente, benché non vi sia alcuna indicazione sulla controguardia posteriore; il dorso è a sei nervi e sulla controguardia anteriore sono stati applicati tasselli dalla precedente legatura, in pelle verde con impressioni in oro e le insegne araldiche di papa Alessandro VIII (1689-1691) e del card. bibliotecario Lorenzo Brancati (1681-1693). Tagli dorati.
Condition:
Buono, fori di tarlo nei primi e negli ultimi fogli, qualche difetto di concia, qualche risarcimento in pergamena, qualche macchia.
Signatures:
Non presenti, probabilmente rifilate.
Catchwords:
Costanti sul verso dell’ultimo foglio del fascicolo, nel margine inferiore, disposte in orizzontale o in verticale in prossimità della cucitura (es. f. 11v e 31v), talvolta parzialmente rifilate (es. f. 41v) o totalmente, come nel fascicolo 2 (ff. 12-21).
Heraldry:
Araldica di Federico da Montefeltro: f. 2r, bombarda rovesciata ed esplodente, ermellino con cartiglio parlante, stemma ducale inquartato nel I e nel IV d’oro all’aquila di nero coronata nel campo, nel II e nel III bandato d’azzurro e d’oro all’aquila di nero sulla I banda d’oro, caricato di un palo centrale di rosso con triregno e chiavi, sormontato da corona; sugli scudi laterali, si intravedono l’anello dell’Ordine della Giarrettiera e di nuovo la bombarda rovesciata ed esplodente.
Motto:
f. 2r, "Decorum", all’interno del cartiglio dell’ermellino.
Other author:
Stornajolo, Cosimo, sac., 1849-1923 [external]
Pellegrin, Elisabeth, 1912-1993 [external]
Marpicati, Paolo [external]
Explicit:
f. 211r: "Ista lubens, aevo quanquam peritura, notavit. / Ut scires Golphum, dux Federice, tuum. / Nam monumenta tui maiora in pectore feruat, / non annis; ullo non moritura situ" (sopra alla u di "Dux" è stata tracciata un’omega; dopo "lubens" e "peritura" le virgole sono state aggiunte a inchiostro nero).
General note:
Per questo ms. cfr. anche E. Ponzi, Urb. lat. 308, in Catalogo dei codici miniati della Biblioteca Vaticana. II. I manoscritti Urbinati, a cura di S. Maddalo - E. Ponzi, con la collaborazione di C. Paniccia, Città del Vaticano (Studi e testi), in corso di elaborazione.
Other name:
Federico da Montefeltro, duca d'Urbino, 1422-1482 [owner]
Golfo da Pergola, Sigismondo, sec. XV [scribe]
Astemio, Lorenzo, di Macerata, sec. XV [person]
Franco dei Russi, f. 1455-1482 [person]
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.
History:
Il codice è appartenuto alla biblioteca di Federico da Montefeltro ed era registrato nell’Indice vecchio compilato intorno al 1487 dal bibliotecario Agapito [Urb. lat. 1761: "Diomedis Grammatici Disertissimi Grammaticae Liber perutilis. Albinus de octo partibus orationis. Nonius Marcellus de Indiscretis Generibus. Aegretius de Orthographia. Codex Ornatissimus In Rubro (hic liber post raptum Valentinianum non inventus. Loco ipsius positus est Diomedes in stampa cum insertis ut supra)", Stornajolo, Codices Urbinates graeci, p. CXXIX, nr. 567]. La segnatura “530”, impressa in oro nella porzione di dorso applicata sulla controguardia anteriore e a f. 2r a inchiostro nero in alto a sinistra, è relativa all'inventario vaticano di Stefano Gradi (Urb. lat. 1388; cf. Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1001-1779, p. VI; cf. anche Guida ai fondi, I, pp. 538-539).

Curatorial narrative

Testimone di una miscellanea grammaticale e ritenuto disperso in seguito al sacco di Cesare Borgia (1475-1507; cfr. Marpicati, Scheda nr. 75, p. 325), il ms. Urb. lat. 308 è un codice di medio formato confezionato con una pergamena di qualità e ben lavorata. Già ad apertura, esso rende immediatamente visibile la sua appartenenza alla libraria di Federico da Montefeltro: come accade infatti per la grande maggioranza dei codici del fondo Urbinate, il ms. presenta il dittico figurativo costituito dall’antiporta miniata e dalla pagina di incipit.

Esso entrò a far parte della collezione federiciana probabilmente come dono di Sigismondo Golfo da Pergola, che ne fu forse anche il copista; dal 1478 egli ricopriva la carica di segretario e di bibliotecario alla colta corte mantovana, per i marchesi Federico I (1478-1484) prima e Francesco II Gonzaga (1484-1519) poi, precettore di Eleonora (1505-1538), primogenita di Isabella d’Este (1519-1521; Peruzzi, La formazione della biblioteca, p. 32; Ead., «Lectissima politissimaque volumina», p. 351; ella fu sposa in seconde nozze di Francesco Maria I Della Rovere [1508-1538], duca di Urbino, nipote di Federico e figlio di Guidobaldo [1482-1508]).

L’esemplare tramanda una miscellanea grammaticale, all’interno della quale è particolarmente significativa la rielaborazione del De rhetorica et virtutibus di Alcuino: Sigismondo Golfo, nel rivedere il testo, sostituì infatti i nomi dei protagonisti originari del dialogo, Carlo Magno e Alcuino, con il proprio e con quello di Lorenzo Astemio (c. 1435-c. 1505), bibliotecario di Federico da Montefeltro, e forse primo estensore di un perduto inventario della collezione urbinate (Peruzzi, La formazione della biblioteca, p. 33; Ead., «Lectissima politissimaque volumina», pp. 338, 351); tra i ff. 150v-191v si mise quindi in scena l’incontro dialettico fra i custodi di due tra le più importanti raccolte librarie private dell’epoca.

La presenza dello stemma inquartato caricato del palo e sormontato dalla corona, associato all’emblema della Giarrettiera, consente di collocare la realizzazione del codice in un momento successivo all’agosto del 1474, quando Federico era già stato insignito dell’Ordine supremo da parte di re Edoardo IV d’Inghilterra (1461-1483). Un intervallo temporale che può essere ulteriormente ristretto: è infatti noto che Astemio assunse la carica di bibliotecario di palazzo a partire dal 1476, due anni prima del suo omologo Golfo; altre indicazioni in tal senso giungono poi dall’apparato decorativo, assegnato a Franco dei Russi, artista mantovano presente a Urbino dalla seconda metà degli anni ’70 – insieme a Guglielmo Giraldi e ad Alessandro Leoni (Toniolo, Giraldi, Guglielmo, pp. 305-310; Ead., Leoni, Alessandro, pp. 376-378; Ead., I miniatori ferraresi, p. 79) –, dove sarebbe rimasto come miniatore ‘di palazzo’ sicuramente fino al 1482, anno della morte del duca feltresco (non è noto se la sua permanenza in territorio marchigiano si sia protratta oltre tale termine, egli comunque morì tra il 1486 e il 1487, cfr. Fumian, Su alcuni miniatori ferraresi, passim; Toniolo, I miniatori ferraresi, p. 89). Egli lavorò a molti dei mss. federiciani, contribuendo a diffondere in area centro-italiana il peculiare linguaggio antiquario nato in quei decenni in Italia settentrionale; oltre all’Urb. lat. 308, la critica gli assegna, su base stilistica, un ampio numero di codici urbinati (per i quali cfr., anche per la pregressa bibliografia, Peruzzi, La formazione della biblioteca, pp. 25, 32; Martelli, I codici di produzione urbinate, pp. 70, 73; Toniolo, I miniatori ferraresi, p. 79, 82, 83; Martelli, The Production of Illuminated Manuscripts, pp. 42, 45), come per esempio l’Urb. lat. 151, il De sanguine Christi di Francesco Della Rovere, il celebre Libanio, ms. Urb. lat. 336 (Hermann, La miniatura estense, p. 221; Toniolo, Scheda nr. 2, p. 116); o ancora l’Urb. lat. 94 e l’Urb. lat. 351 – benché qui vi sia una cornice a fitti bianchi girari, come del resto nell’Urb. lat. 687.

E tuttavia, varrebbe forse la pena di riesaminare in una diversa ottica alcuni dei mss. urbinati tradizionalmente assegnati al corpus di Franco. Se infatti si mettono a confronto codici di sua sicura paternità – come l’Oratio gratulatoria di Bernardo Bembo al doge Cristoforo Moro, Londra, British Library, ms. Add. 14787, o il celebre cutting di Londra, British Library, ms. Add. 20916, f. 1r, o anche l'Urb. lat. 336 appena citato –, proprio con gli Urb. lat. 308, 151, 337, si possono notare scarti nel linguaggio piuttosto consistenti, soprattutto nella decorazione e, in parte, negli elementi figurativi. I morbidi puttini dall’incarnato lunare sono sostanzialmente diversi, nell’aspetto, da quelli eseguiti dal maestro mantovano, sebbene sia innegabile il recepimento della sua lezione pittorica ed espressiva; come pure differente è la resa delle specie animali, che sembrano frutto di un’osservazione dal vero; peculiari appaiono infine i complessi intrecci vegetali policromi su spessa foglia d’oro. Aporie, rispetto ‘modello standard’ di Franco, già notate e, a ragione collegate alla presenza di aiuti di bottega al lavoro (Toniolo, I miniatori ferraresi, p. 88 e, a tal proposito, cfr. la questione relativa alla lista di Susech, Peruzzi, Cultura potere immagine, pp. 65-66). Per gli esempi proposti – ai quali si possono aggiungere anche i mss. Urb. lat. 81, 95, 348, 351, 411, 548 (con stemma di Ottaviano Ubaldini), 687, tutti pienamente ducali – si deve tuttavia sottolineare la raffinatezza dell’esecuzione, dovuta forse a un maestro diverso da dei Russi, ma abile nel padroneggiare gli strumenti del mestiere. Un’anonima personalità, probabilmente al lavoro nello scriptorium di palazzo, che mostra di aver accolto e rielaborato in maniera autonoma le innovazioni espressive dei maestri padano-ferraresi.

Bibliografia generale

Parts of this manuscript

2r-144r

Diomedes, Ars grammatica

Locus:
2r-144r
Author:
Diomedes, sec. IV [internal]
Other author:
Keil, Heinrich, 1822-1894 [external]
Title:
Ars grammatica
Uniform title:
Ars grammatica (Diomedes, sec. IV)
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.
Source of information:
IAM54

150v-191v

Alcuinus Turonensis, De grammatica et partibus orationis per dialogum

Locus:
150v-191v
Author:
Alcuinus Turonensis, 732-804 [internal]
Other author:
Migne, Jacques Paul, sac., 1800-1875 [external]
Title:
De grammatica et partibus orationis per dialogum
Uniform title:
Ars grammatica (Alcuinus Turonensis, 732-804)
General note:
F. 150v, rubrica: Schola Albini grammatici de grammatica & par/tibus orationis: & eorum accidentibus per dialo/gum.
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.
Source of information:
IAM03 IAM72.2

144v-150r

Agroecius Senonensis, De ortographia, proprietate et differentia sermonis

Locus:
144v-150r
Author:
Agroecius Senonensis, vesc. di Sens, sec. V [internal]
Other author:
Keil, Heinrich, 1822-1894 [external]
Title:
De ortographia, proprietate et differentia sermonis
Uniform title:
Ars de orthographia (Agroecius Senonensis, vesc. di Sens, sec. V)
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.
Source of information:
IAM02

192r-210v

Nonius Marcellus, De compendiosa doctrina (liber III)

Locus:
192r-210v
Author:
Nonius Marcellus, sec. IV [internal]
Other author:
Lindsay, Wallace Martin, 1858-1937 [external]
Supplied title:
De compendiosa doctrina (liber III)
Uniform title:
De compendiosa doctrina (Nonius Marcellus, sec. IV)
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.