Siriaco
Importanti testi medici, principalmente di Galeno, furono tradotti molto presto in siriaco. Il testimone più importante di questa attività di traduzione è il Palinsesto del Galeno Siriaco, un innario liturgico dell'XI secolo adoperato in ambiente melkita (Rum ortodosso). Fu interamente copiato su fogli riusati del trattato di Galeno Sulle medicine semplici, tradotto probabilmente da Sergius di Resh Ayina nel VI secolo. Nella fase di riutilizzo, i fogli più grandi con testi disposti su due colonne furono piegati per diventare bifogli nel nuovo codice liturgico. Diversi fogli di questo volume sono stati scartati nel monastero sinaitico di Santa Caterina: è così che i primi due fogli di questo libro liturgico (oggi Vat. sir. 647, ff. 37-38) giunsero in Biblioteca Vaticana assieme ad altri frammenti manoscritti del Sinai, con ogni probabilità attraverso la mediazione di Friedrich Grote. Per inciso, un altro foglio del Palinsesto del Galeno Siriaco fu aggiunto come ultimo foglio (f. 227) al Vat. sir. 623, pt. 2 [cfr. G. Kessel, Membra Disjecta Sinaitica I: A Reconstitution of The Syriac Galen Palimpsest, in Manuscripta Graeca et Orientalia: Mélanges monastiques et patristiques en l'honneur de Paul Géhin, édités par A. Binggeli – A. Boud'hors – M. Cassin, Leuven, 2016, pp. 469-496: 474-475].