RIUTILIZZO DELLA PERGAMENA

Prima che i palinsesti raccontino le loro storie, diamo uno sguardo più da vicino a come questo tesoro sia venuto alla luce dalla sua natura meno nobile di testi desueti. I libri antichi erano prodotti per durare a lungo, per servire più generazioni di lettori con il loro affascinante contenuto che soddisfa interessi duraturi. La conservazione veniva garantita dal supporto materiale, ossia la pergamena che era la più resistente, la più costosa e la più adatta a varie forme di riutilizzo. La pergamena era costituita da pelli di diversi animali, quali pecore, vitelli, capre e poteva essere usata più di una volta per vari scopi: supporto scrittorio, rilegatura, fogli di protezione, cucitura per rinforzare la struttura del libro rilegato, ecc. Tuttavia, l'interesse dei lettori per i contenuti di certi testi non durava quanto la pergamena su cui essi erano stati scritti. In questi casi, il testo con minore attrattiva veniva rimosso con varie tecniche, rendendo nuovamente utilizzabile la pergamena per ospitare nuovi testi. Se la pergamena era invece utilizzata solo per funzioni strutturali nella legatura o per la protezione del corpo del libro, spesso il testo non veniva eliminato anche se non doveva più essere letto. Questo percorso si concentra su una specifica forma di riconversione: quando il testo antico è stato rimosso e la pergamena è stata reimpiegata in un contesto diverso da quello del testo originale.

Vale la pena di prendere in considerazione la complessa lavorazione del libro manoscritto antico e vedere come la produzione l'avesse facilitata. Un libro manoscritto è composto da diverse parti che hanno diverse funzioni di utilizzo. Per semplificare, il corpo del libro è considerato la parte letta dal lettore, ma la maggior parte dei libri medievali era provvista anche di altre parti che avevano solo una finalità pratica e non dovevano essere lette. Nel nostro caso, la pergamena è riutilizzata come supporto materiale e tali manoscritti si possono considerare palinsesti.