Palinsesti Vaticani Recupero digitale di identità cancellate [di A. Németh]

RECUPERO DEI PALINSESTI

Le preferenze testuali cambiano continuamente e spesso rendono i testi cancellati di nuovo interessanti per i lettori che cercano di accedervi, al costo di rimuovere, cancellare o danneggiare i testi superiori. Sin dal primo periodo moderno, sono stati ideati dei metodi tra loro concorrenziali per il recupero dei testi sovrascritti. I primi metodi erano invadenti e danneggiavano i manoscritti, ma spesso si giungeva ai risultati desiderati.

Doc - 9 May 2019 - 11-571.jpg

Sfortunatamente, i primi metodi, per lo più chimici, che erano stati applicati a partire dal XVIII secolo, generarono danni irreversibili sul materiale trattato. Spesso i testi divenivano leggibili per un breve periodo subito dopo l'intervento, ma in seguito la pergamena trattata cambiava colore, si guastava e subiva danni in conseguenza delle reazioni chimiche dei reagenti. In seguito a tali danneggiamenti, alcuni studiosi hanno preferito fare affidamento sulla loro intuizione e sulle congetture. Franz Anton Knittel (1721-1792), per esempio, nella sua pubblicazione apparsa nel 1762 riguardante il palinsesto gotico del Nuovo Testamento di Wolfenbüttel, Weissenburg 64 affermò: Criticus enim codices pubblicis rescriptos non ut medicus sed ut Edipo adducitur ("un filologo dovrebbe studiare i palinsesti non come se fosse un medico, ma come se fosse Edipo") [Knittel, Ulphilae versionem Gothicam, p. 219; la citazione inglese qui tradotta è tratta da Tchernetska – Wilson, The Palimpsest in Context, p. 246].

Oggi, i metodi ottici di decifrazione non intrusivi sono i più diffusi.

Negli anni '10 del Novecento è stato scoperto che l'illuminazione ultravioletta crea un riflesso dell'inchiostro metallico sbiadito delle scritture inferiori che aiuta a distinguerle dalla grafia superiore senza interventi chimici sul manufatto. La fotografia ha ben presto riconosciuto il potenziale relativo all'acquisizione e al miglioramento di queste differenze. Attraverso una lunga evoluzione, si è giunti alla fotografia multispettrale o all'immagine a raggi X su emissione sincrotronica. Queste tecniche hanno rivoluzionato gli studi sui palinsesti affiancando la filologia e la tecnologia dell'immagine digitale.

Vat. lat. 5757, p. 277 - immagine con illuminazione naturale (a sinistra) e immagine con illuminazione ultravioletta (a destra)

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