Paleografia Latina dall'Antichità al Rinascimento [di A.M. Piazzoni]

La PALEOGRAFIA (parola che deriva dal greco e significa “antica scrittura”) è la disciplina che studia la storia della scrittura a mano. La paleografia latina studia le scritture in alfabeto latino (non solo in lingua latina) dalle origini, che risalgono ca. al secolo VII a.C., fino alla diffusione della stampa a caratteri mobili, agli inizi del secolo XVI. Le antiche scritture in alfabeto latino sono fra le più importanti fonti a nostra disposizione per studiare la storia dell’umanità.

Questo percorso intende aiutare chi lo desidera a imparare a leggere e a comprendere le antiche scritture in alfabeto latino.

Barb. lat. 570, f. 11v, miniatura raffigurante l'evangelista Matteo intento nello scrivere: il libro, in forma di codice, poggia su di una tavoletta che funge da scrittoio. L’evangelista impugna nella sua destra il calamo che sta per essere intinto nel calamaio mentre nella sinistra un raschietto per effettuare sul materiale scrittorio piccole correzioni.

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Una testimonianza scritta pone, a chi la vuole leggere, le stesse domande che chiunque si pone in ogni ricerca. Nel mondo giornalistico anglosassone moderno, esiste la cosiddetta “Regola delle 5 w”, che dovrebbe guidare i giornalisti nella scrittura dei loro articoli: “who?, what?, where?, when?, why?”. Questa regola è derivata (in modo semplificato) dall’antichità, ove Cicerone aveva formalizzato quelle domande in un verso esametro (“Quis, quid, ubi, quibus auxiliis, cur, quomodo, quando”), ripreso anche da Tommaso d’Aquino (Summa theologiae, Ia IIae, q. 7, a. 3 co.) e da molti altri.

Nella paleografia, la successione delle risposte che si danno a quelle domande non è sempre rigida. Ma in generale si può affermare che il paleografo dovrebbe cercare sempre di dare ad esse una risposta.

  • QUIS, Chi? Chi è il copista, cioè la persona che materialmente ha scritto il testo nell’esemplare che stiamo esaminando? (Quando chi scrive materialmente il testo è anche l’autore del testo, abbiamo tra le mani un autografo; è una situazione piuttosto rara per i secoli di cui ci occupiamo).
  • QUID, Che cosa? Cosa è scritto nel testo che stiamo esaminando? (Si tratta di leggere il testo e di trascriverlo; esistono vari sistemi di trascrizione).
  • UBI, Dove? In quale località, in quale regione è stato scritto il manoscritto? (Si usano a questo proposito i termini localizzazione e origine).
  • QUIBUS AUXILIIS, Con quali mezzi? Con quale tecnica è stato realizzato il manoscritto? (In questo contesto si esamina anche l’aspetto materiale del manoscritto; la disciplina che si occupa di questi aspetti e la codicologia).
  • CUR, Perché? Per quali cause e per quali scopi è stato realizzato il manoscritto? (In questo ambito entrano anche la considerazione della scrittura come componente della cultura che l’ha prodotta o utilizzata, e quindi anche la diffusione della scrittura e la sua funzione).
  • QUOMODO, Come? Con quale tecnica è stata eseguita la scrittura? (Si usa anche l’espressione tecnica dell’atto grafico).
  • QUANDO, Quando? In quale periodo è stata realizzata la scrittura? (Occorre datare la scrittura in un periodo di tempo il più stretto possibile; esistono anche manoscritti datati, cioè con una data espressa nel manoscritto stesso, o databili quando la data si può dedurre da altra documentazione esterna al manoscritto; l’eventuale data può essere più o meno precisa e può essere indicata con diversi sistemi, che sono studiati dalla disciplina della cronologia).