Paleografia Latina dall'Antichità al Rinascimento [di A.M. Piazzoni]

10.5 L’insulare fuori dalle isole

Le scritture insulari hanno un’importanza che supera lo spazio geografico delle isole nelle quali si formarono e vennero principalmente usate: spesso si trova la loro influenza in scritture successive. Nei primi secoli altomedievali i monaci irlandesi erano animati da un forte spirito missionario e alla ricerca del cosiddetto martirio verde, teorizzato nel VII secolo, che consiste nell’offrire la propria vita a Dio liberandosi dalla propria malvagità attraverso la fatica e il digiuno, e specialmente legato all’idea del pellegrinaggio per diffondere la fede cristiana (il tradizionale martirio rosso era quello che comportava la morte, l’effusione del proprio sangue, per amore di Cristo; il martirio bianco era quello di chi sceglieva l’abbandono del mondo e la vita ritirata in un monastero). Gli Irlandesi diedero vita alla cosiddetta peregrinatio Scottorum e, dopo la Northumbria, la Scozia e l’Inghilterra, raggiunsero il continente europeo. Furono fondazioni di monaci irlandesi l’abbazia di Luxeuil, nei Vosgi, fondata attorno al 590 da Colombano, che nel 613 fondò anche il monastero di Bobbio, negli Appennini a sud di Pavia; Sankt Gallen, in Svizzera, fu fondato nel 612 da san Gallo, un discepolo di Colombano; Corbie fu fondata nella regione della Somme da monaci provenienti da Luxeuil attorno al 660. Anche i monaci anglosassoni percorsero la loro peregrinatio nel continente; legate alle figure di Willibrord (nativo della Northumbria, 658-739), di Bonifacio (proveniente dal Wessex, 675-754) e dei loro discepoli furono le fondazioni di Echternach in Lussemburgo, di Fulda e di Lorsch in Germania, dove fu realizzato il Pal. lat. 177, con il commento di Girolamo al Vangelo di Matteo.

Pal. lat. 177

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In questi centri si produssero libri nelle scritture insulari fino al secolo VIII, che mantennero una riconoscibile influenza anche sulla scrittura carolina, estesa in varie regioni della Francia e della Germania. L’uso di molte abbreviazioni insulari si incontra in molte regioni europee anche dopo secoli.