Paleografia Latina dall'Antichità al Rinascimento [di A.M. Piazzoni]

Pal.lat.899

Informazioni sul manoscritto

Resource type:
Manuscript
Collection:
Pal.lat.
Segnatura:
Pal.lat.899
Biblioteca:
Biblioteca Apostolica Vaticana
Datazione:
sec. IX med
Data inizio:
826
Data fine:
975
Paese:
Italia
Regione:
Italia settentrionale (?)
Materiale:
membr.
Altezza:
350
Larghezza:
250
Numero fogli:
II. 216
Nota generale:
Historia Augusta.
Exhibit Tags:
Carolina

Descrizione

Altro nome:
Petrarca, Francesco, 1304-1374 [glossator]
Iohannes de Matociis, m. 1337 [glossator]
Collazione:
27 quaternioni
Scrittura:
<carolina>
Scrittura - Nota:
Il codice è vergato da due mani.
Nota:
Tabula codicis, manu saec. XV, f. "a v". Tabula codicis f. 1. [...] Folia 120-148 perturbata; quomodo ordinanda sint adnotatur in margine, manu saec. facile XIV. In toto codice insunt adnotationes varia manu, saeculi praesertim XV et Iannotii Manetti.
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Provenienza:
Verona, Biblioteca capitolare

Informazioni amministrative

Fonte:
E. Stevenson, G. B. De Rossi, Codices Palatini Latini Bibliothecae Vaticanae, Romae 1886, pp. 320-321. O. Pecere, Il codice Palatino dell’Historia Augusta come ‘edizione’ continua, in "Formative stages of classical traditions: latin texts from Antiquity to the Renaissance. Proceedings of a conference held at Erice, 16-22 Oct. 1993", Spoleto 1995, pp. 323-369.

Testo del curatore

Il Pal. lat. 899 è il più autorevole manoscritto degli Scriptores Historiae Augustae copiato, secondo Bischoff, nell’Italia settentrionale e custodito per diversi secoli nella biblioteca capitolare della Cattedrale di Verona. Il codice ha una certa importanza a livello testuale: rappresenta il testimone principale e più autorevole di un rinnovato filone di interessi nell’ambito storico-biografico sviluppatosi nel periodo carolino in diversi centri scrittori europei. Tracce dell’antigrafo tardoantico si ritrovano sia nell’utilizzo nel testo di alcune formule non in uso presso gli scribi carolingi, come P. C. (= patres conscripti) o P. R. (= populus Romanus), sia nella grafia della titolatura. Il codice fu vergato probabilmente verso il secondo quarto del IX sec., da due mani; la principale arriva fino al f. 210r. Fu oggetto di studio sin dal XIV sec.: testimonianza principale, infatti, sono le numerose glosse marginali, come quelle di Giovanni Mansionario o quelle di Francesco Petrarca che studiò il manoscritto per ricavarne una copia personale (attuale Parigi, Bibliothèque nationale de France, Lat. 5816) mentre Giannozzo Manetti vergò al f. Iv l’indice. Altre copie sono state ricavate in età umanistica, nota è quella fatta fare per Poggio Bracciolini (Firenze, Biblioteca Riccardiana, ms. 551).

Il codice finì nella biblioteca di U. Fugger per poi confluire nelle collezioni della Biblioteca Palatina e da lì nella Vaticana nel 1622-1623.

Il brano trascritto e annotato è al f. 56r: Historia Augusta X, 1, 1 - 2, 5. Si annota anche il f. 55v.

 

Bibliografia

MARSHALL, Scriptores Historiae Augustae, pp. 354-356; Manuscrits classiques II.2, pp. 75-76; BUONOCORE nr. 63, pp. 255-256; CHERUBINI - PRATESI, Paleografia, p. 385, tav. 80. Ulteriori citazioni bibliografiche.

Descrizioni interne

1r-216v

Vitae diversorum principum et tyrannorum a divo Hadriano usque ad Numerianum diversis compositi

Locus:
1r-216v
Titolo:
Vitae diversorum principum et tyrannorum a divo Hadriano usque ad Numerianum diversis compositi
Titolo uniforme:
Historia Augusta
Nota:
F. 1r-v: Tabula codicis. Ff. 2r-12r: Hadrianus. Ff. 12r-14v: Aelius. Ff. 14v-19r: Antonius Pius. Ff. 19r-30r: Vita Marci Antonini philosophi. Ff. 30r-34r: Verus. Ff. 34r-37v: Didius Iulianus. Ff. 37v-45r: Commodus Antoninus. Ff. 45r-50v: Helvius Pertinax. Ff. 50v-55v: Avidius Cassius. Ff. 55v-64v: Severus. Ff. 64v-69r: Pescennius Niger. Ff. 69r-73v: Antoninus Caracallus. Ff. 73v-76r: Antoninus Geta. Ff. 76r-87v: Antoninus Heliogabalus. Ff. 87v-91r: Diadumenus Antoninus. Ff. 91r-96r: Opilius Macrinus. Ff. 96r-101v: Vita Clodii Albini. Ff. 101v-118v: Alexander Severus. Ff. 118v-130r: Maximini duo. Ff. 130r-141v: Gordiani tres. Ff. 141v-152r: Maximus et Balbinus. Ff. 152r-154r: Valeriani duo. Ff. 154r-161v: Gallieni duo (ff. 160v-161v: Saloninus Gallienus). Ff. 161v-174v: Tyranni triginta. Ff. 174v-180v: Divus Claudius. Ff. 180v-200v: Tacitus (ff. 195r-200v: Florianus). Ff. 200v-207v: Probus. Ff. 208r-211v: Firmus Saturninus Proclus et Bonosus. Ff. 211v-216v: Carus et Carinus et Numerianus.
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
E. Stevenson, G. B. De Rossi, Codices Palatini Latini Bibliothecae Vaticanae, Romae 1886, pp. 320-321. O. Pecere, Il codice Palatino dell’Historia Augusta come ‘edizione’ continua, in "Formative stages of classical traditions: latin texts from Antiquity to the Renaissance. Proceedings of a conference held at Erice, 16-22 Oct. 1993", Spoleto 1995, pp. 323-369.