Paleografia Latina dall'Antichità al Rinascimento [di A.M. Piazzoni]

Arch.Cap.S.Pietro.D.182

Informazioni sul manoscritto

Resource type:
Manuscript
Collection:
Arch.Cap.S.Pietro.
Segnatura:
Arch.Cap.S.Pietro.D.182
Biblioteca:
Biblioteca Apostolica Vaticana
Altra denominazione:
Codex Basilicanus
Datazione:
sec. V-VI
Data inizio:
476
Data fine:
525
Materiale:
membr.
Altezza:
275
Larghezza:
205
Numero fogli:
311
Nota generale:
S. Hilarii Pictaviensis episcopi opera nonnulla.
Exhibit Tags:
OncialeSemionciale

Descrizione

Scrittura:
<semionciale e onciale>
Scrittura - Nota:
Forse con annotazioni di Fulgenzio di Ruspe. Carte iniziali e ff. 28-33 aggiunte successivamente, vergate da più mani: una spagnola (f. 12), che usa una visigotica, databile all'VIII sec., e altre italiane del IX sec.
Altro autore:
Fulgentius Ruspensis, s., 468-533 [internal]
Nota:
F. 288r, sottoscrizione in corsiva: "Contuli in nomine D(omin)i Ie(s)u Chr(ist)i aput Karalis (?) constitutus anno quartodecimo Trasamundi regis".
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

Informazioni amministrative

Fonte:
Inventarium Codicum manuscriptorum latinorum Archivi basilicae S. Petri maxima ex parte e recensione Cosimi Stornajolo depromptum, Tomus II, C-E, 1968, pp. 133-134. A. Wilmart, L'odissée du manuscrit de san Pietro qui renferme les œuvres de saint Hilaire, in "Classical and mediaeval studies in honor of Edward Kennard Rand", New York 1938, p. 293-305.

Testo del curatore

Il manoscritto, noto come Ilario Basilicano, è uno dei testimoni più significativi della cultura del VI sec. contenente alcune opere di s. Ilario di Poitiers e articolato in due parti; una prima in semionciale (ff. 13r-288r) e una seconda in onciale (ff. 288r-311v). All’inizio e ai ff. 28-33, le parti mancati del testo sono state integrate da più mani: una di area visigotica al f. 12, forse dell’VIII sec, e le altre di area italiana del IX sec.; un’ulteriore aggiunta al f. 33v è la sequenza di Eccheardo, abate di s. Gallo, a s. Benedetto. Varie ipotesi sono state espresse circa l’origine e le vicende del codice nell’Europa medievale: Wilmart ne ha ribadito l’origine cagliaritana - secondo la lettura di Pertz della sottoscrizione in corsiva al f. 288r “aput Karalis (Cagliari) constitutus” – riconducibile, in particolare, alla cerchia dei vescovi africani in esilio dalle persecuzioni ariane tra i quali deve essere menzionato Fulgenzio di Ruspe. Sulla sorte del codice nei secoli successivi, lo studioso ha delineato due possibili scenari: nel primo il manoscritto, prima di giungere a Roma, sarebbe passato dalla Sardegna in area nordica; nel secondo caso, il codice sarebbe pervenuto in Italia attraversando l’area visigotica. Alcuni decenni più tardi, Troncarelli ha ipotizzato l’arrivo del manoscritto dall’Africa del Nord in Italia meridionale e la sua permanenza presso il monastero di Cassiodoro a Vivarium, questo sulla base dei segni esegetici tipici dell’ambiente vivariense presenti nella parte in onciale del codice. Nel 1993 Boyle ha ripreso l’ipotesi della redazione africana per la parte in semionciale e ha ipotizzato una revisione del testo a Cagliari durante il primo esilio di Fulgenzio a opera del re vandalo Trasamondo tra il 509 e il 510. La parte in onciale, secondo lo studioso, sarebbe stata vergata, invece, a Cagliari durante il secondo esilio del vescovo avvenuto tra il 512 e il 523.

Il manoscritto, giunto in Biblioteca Vaticana nel 1940, compare per la prima volta nell’inventario del 1567 del fondo dell’Archivio del Capitolo di S. Pietro.

Il brano trascritto e annotato è al f. 288r: Hilarius Pictaviensis, Ad Constantium (cfr. SC 334, 27, 13-27, pp. 220-222, e CSEL 65, 1, 7, p. 181).

 

Bibliografia

PERTZ, Über ein Bruchstück, p. 235; WILMART, L’ “Ad Constantium”, pp. 149-180; CLA I, tav. 1 a-b; WILMART, L'odissée, p. 293-305; CCSL 62, pp. 28-29; CAU Fulgenzio, pp. 221-229; MELONI, La vita monastica, pp. 571-581; CHERUBINI - PRATESI, Paleografia, pp. 113-114, tav. 18Ulteriori citazioni bibliografiche.

Descrizioni interne

33v

Ekkehardus I, De s. Benedicti translatione

Datazione:
sec. X ex
Data inizio:
976
Data fine:
1000
Locus:
33v
Autore:
Ekkehardus I, priore di St. Gallen, c. 900-973 [internal]
Titolo supplito:
De s. Benedicti translatione
Incipit:
Qui benedicti cupitis
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
Inventarium Codicum manuscriptorum latinorum Archivi basilicae S. Petri maxima ex parte e recensione Cosimi Stornajolo depromptum, Tomus II, C-E, 1968, pp. 133-134. A. Wilmart, L'odissée du manuscrit de san Pietro qui renferme les œuvres de saint Hilaire, in "Classical and mediaeval studies in honor of Edward Kennard Rand", New York 1938, p. 3293-305.

1r-275v

Hilarius, De Trinitate libri I-XII

Locus:
1r-275v
Autore:
Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367 [internal]
Titolo supplito:
De Trinitate libri I-XII
Titolo uniforme:
De Trinitate (Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367)
Nota:
Deficiente tamen quaternione 26 inest lacuna in libro IX a vv. "sed etiam instinctu futurae voluntatis agitandas" ad vv. "sunt mea sunt et ideo dixi de meo accipiet".
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
Inventarium Codicum manuscriptorum latinorum Archivi basilicae S. Petri maxima ex parte e recensione Cosimi Stornajolo depromptum, Tomus II, C-E, 1968, pp. 133-134.

275v-288r

Hilarius, Liber in Constantium imperatorem

Locus:
275v-288r
Autore:
Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367 [internal]
Titolo supplito:
Liber in Constantium imperatorem
Titolo uniforme:
Contra Constantium imperatorem (Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
Inventarium Codicum manuscriptorum latinorum Archivi basilicae S. Petri maxima ex parte e recensione Cosimi Stornajolo depromptum, Tomus II, C-E, 1968, pp. 133-134.

288r-291v

Hilarius, Epistula synodis Sardicensis

Locus:
288r-291v
Autore:
Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367 [internal]
Titolo supplito:
Epistula synodis Sardicensis
Titolo uniforme:
Ad Constantium Augustum liber I (Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

291v-294r

Hilarius, Liber II ad Constantium imperatorem

Locus:
291v-294r
Autore:
Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367 [internal]
Titolo:
Liber II ad Constantium imperatorem
Titolo uniforme:
Liber secundus ad Constantium imperatorem (Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

294r-299v

Hilarius, Contra Arianos vel Auxentium mediolanensem

Locus:
294r-299v
Autore:
Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367 [internal]
Titolo supplito:
Contra Arianos vel Auxentium mediolanensem
Titolo uniforme:
Contra Arianos (Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367)
Nota:
F. 298v: Blasphemia Auxentii.
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
Inventarium Codicum manuscriptorum latinorum Archivi basilicae S. Petri maxima ex parte e recensione Cosimi Stornajolo depromptum, Tomus II, C-E, 1968, pp. 133-134.

299v-311v

Hilarius, Liber de synodis seu de fide orientalium

Locus:
299v-311v
Autore:
Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367 [internal]
Titolo supplito:
Liber de synodis seu de fide orientalium
Titolo uniforme:
De synodis (Hilarius, s., vesc. di Poitiers, c. 315-367)
Nota:
Abrumpitur vv. "hisque nominibus non simpliciter".
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
Inventarium Codicum manuscriptorum latinorum Archivi basilicae S. Petri maxima ex parte e recensione Cosimi Stornajolo depromptum, Tomus II, C-E, 1968, pp. 133-134.