10r: Vat.lat.4958 — mansit. Post hęc p(re)sente
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- Manuscript:
- Vat.lat.4958
- Annotation text:
mansit. Post hęc p(re)sente Traiano om(n)íq(ue) Romano
- Section:
- 1r-93r <Martyrologium cum praefationibus>
Altre annotazioni in questo foglio
Si noti la forma peculiare della z.
Il titolo, anche qui rubricato, è in parte in beneventana e in parte in maiuscola con alcune lettere ritoccate in giallo e verde.
Sono presenti le numerose legature tipiche della beneventana: ei, fi, gi, li, ri e ti.
Si trovano spesso nessi tra lettere vicine, con l’accostamento parziale e la sovrapposizione dei tratti spessi. Se ne mettono in evidenza alcuni: ba e do.
P col prolungamento del tratto curvilineo, sta per pro.
Accento circonflesso posto sulla penultima sillaba lunga. L’utilizzo dell’accento tonico è tipico dei manoscritti in beneventana, nonché di quelli italiani in carolina e di quelli delle Isole britanniche. Nei manoscritti del X e dell’XI sec. le forme sono due: acuto, sui monosillabi brevi e sulla terzultima sillaba, e circonflesso sui monosillabi lunghi o sulla penultima sillaba lunga purchè l’ultima sia breve.
Il sistema di punteggiatura utilizzato è lo stesso dei manoscritti in carolina. In particolare ricorre, in questo caso la pausa sospensiva (. ⁄) e la pausa media (ˑ).
Le lettere iniziali -P di Post, S di Smirne, P di Passi, E di Eodem, I di In, T di Tricasina e R di Rome, A di Apud- sono ritoccate con colori verde, rosso e giallo.
Il XI, al pari del XIX che si vede a r. 22, è il numero d’oro che, indicando la posizione dell’anno all’interno del ciclo lunare, permette di calcolare il giorno del mese in cui si ha la luna nuova.
Sia la E che la F sono lettere domenicali (cfr. anche il f. 9v).
Così nel codice.
pop(u)lo, ligatus, in amphithéatro duob(us) obicit(ur) leonib(us).
Qui cu(m) ardore patiendi eos in sé p(ro)vocaret p(re)focátus
tantú(m) modo ab eis, glo(rio)so fine hostia Chr(ist)i effectus est.
Smirne, s(an)c(t)i Pionii mar(tyris), qui p(er)secutione Antonini Veri
post insuperabile(m) responsionu(m) constantia(m), et squalo
re(m) carceris, ad ultimu(m) cruciatib(us) multis vexatus
clavisq(ue) c(on)fixus, et ardenti rogo sup(er)positus beata(m)
p(ro) Chr(ist)o vitę c(on)su(m)matione(m) sortit(us) e(st). Passi sunt etia(m)
cu(m) eo et alii q(ui)ndeci(m). Eode(m) die, beati Effre(m) Edessénę
Eccl(esi)ę diaconi. In Scottia, s(an)c(t)ę Brigidę vir(ginis). Tricasina
civitate, s(an)c(t)I Pauli ep(iscop)i. Ravenne, s(an)c(t)i Severi archiep(iscop)i
et confessoris.
XI. E. IIII non(as) feb(brarii). PURIFICATIO S(AN)C(TA)E D(E)I GENITRICIS
ET VIR(GINIS) MARIĘ. Rome, nat(alis) s(an)c(t)i Ap(ro)niani mar(tyris).
Qui sub p(er)secutione Maximiani imperatoris, cu(m) esset
co(m)m(en)tariensis, credens Chr(ist)o, p(er) Sisinniu(m) diaconu(m) bapti
zatus e(st), atq(ue) ob íd capite cesus, martyr victorq(ue) de
cessit. Apud Cesárea(m), s(an)c(t)i Cornelii centurionis, quem
Petrus Ap(osto)l(u)s baptizavit, q(ui)que apud p(re)fata(m) urbe(m) ep(iscop)ali
honore sublimatus quievit.
XIX. F. III Non(as) feb(raii). Apud Sebastén civitate(m), nat(alis) s(an)c(t)i Blassii ep(iscop)i.