Paleografia Latina dall'Antichità al Rinascimento [di A.M. Piazzoni]

60r: Pal.lat.909 — Fine conclusa sunt duo

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Manuscript:
Pal.lat.909
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Fine conclusa sunt duo bella fu

Section:
1v-302v Landulfus Sagax: Historia romana lib. I-XXVI

Altre annotazioni in questo foglio

  • Il dispositivo explicit/incipit è in lettere capitali riempite di colore arancio e blu. La M che occupa quattro righi d’altezza è nastriforme riempita di colore giallo chiaro, arancio e blu.

  • Nel margine destro la medesima mano della nota marginale superiore ha scritto a(nn)o ab Urbe | co(ndita) VIcLXXIII.

  • Nel margine destro una mano del secolo XIV-XV ha scritto con una grafia corsiva Alexandra uxor | Alexandri reg|navit i(n) Ih(e)r(usa)l(em).

  • Nel codice spazio vacuo tra la e nu(m) a causa di un’imperfezione della membrane cha ha impedito di scrivere la parola tutta di seguito.

  • La prima n aggiunta sopra la o in fine rigo.

  • Al di sopra di edilicios è un segno di richiamo - in forma di e rovesciata – che rinvia ad una nota posta nello spazio intercolonnare e chiusa in una cornice i(dest) q(ui) ex se|dile sunt | scribae.

  • La i alta è usata all’interno di parola in quanto semivocale. 

  • Accento circonflesso posto sulla penultima sillaba lunga. L’utilizzo dell’accento tonico è tipico dei manoscritti in beneventana, nonché di quelli italiani in carolina e di quelli delle Isole britanniche. Nei manoscritti del X e dell’XI sec. le forme sono due: acuto, sui monosillabi brevi e sulla terzultima sillaba, e circonflesso sui monosillabi lunghi o sulla penultima sillaba lunga purchè l’ultima sia breve.

  • Si evidenzia il nesso ae.

  • Si evidenzia il nesso fi.

  • Si evidenzia il nesso nt.

  • Si evidenzia il nesso ri.

  • Si evidenzia il nesso st.

  • Si evidenzia il nesso et.

  • Si evidenzia il nesso gi.

  • Si evidenzia il nesso li.

  • Un segno simile ad un 3 posto sopra la lettera è la forma più comune per l’abbreviazione -um.

  • Una linea trasversale che interseca la lettera può indicare una contrazione: ad esempio p(er)-.

  • Un segno finale simile ad un punto e virgola equivale a -que o a -us.

  • Pausa media.

  • Pausa sospensiva.

  • est. Ibi Scipio Lepidi filius cap

  • tus atq(ue) occisus est. Bru

  • tus in Cisalpina(m) Gallia(m) fugi

  • ens p(er)sequente Po(m)peio, apud

  • regiu(m) interfectus est. Ita 

  • hoc bellu(m) civile non magis

  • clementia Catuli qua(m) tedi

  • o Syllane crudelitatis, ut 

  • ignis stipula eade(m) celerita

  • te qua exorta sit, evanu

  • it. Hoc te(m)pore Hierusoli

  • mis Alexandra uxor Ale

  • xandri regnabat, ex cuius 

  • etate Iudęos reru(m) confusi

  • o et varie clades oppressère. 

  • EXPLIC(IT) LIB(ER) V. INCIP(IT)

  • LIB(ER) VI

  • Marco Ęmi

  • lio Lepido

  • Quinto

  • Catulo consulibus, anno ab

  • Urbe condita sexcentesimo

  • septuagesimo tertio sonan

  • tibus undiq(ue) novis belloru(m) fra

  • goribus quoru(m) unu(m) in His

  • pania erat, aliud in Pa(m)phi

  • lia et Cilicia tertiu(m) in Ma

  • cedonia, quartu(m) in Dal

  • matia. Na(m) Sertorius vir

  • nestissima, sociale Italicu(m)

  • et civile Syllanu(m). Hec per

  • annos dece(m) tracta sunt. Con

  • su(m)pserunt au(tem) ulta centu(m) q(ui)n

  • quaginta milia Romanoru(m),

  • viros consulares trigin

  • ta tres pretorios septe(m) 

  • ędilicios sexaginta mili

  • a, senatores fere ducentos

  • absq(ue) innumeris totius Itali

  • ę populis, qui passi(m) sine con

  • sideratione deleti sunt. Post

  • hec tamen Sylla mortuo

  • Lepidus Mariane partis asser

  • tor adversu(m) Catulu(m) Sylla

  • nu(m) duce(m) surgens redivivos

  • belloru(m) civiliu(m) cineres susci

  • tavit. Bis tunc acie cer

  • tatu(m) est plurimi Romano

  • ru(m) ia(m) ipsa paucitate mise

  • rorum et adhuc illo furore insa

  • nientiu(m) cesi sunt. Albano

  • ru(m) civitas pro eo quod illic

  • scipio Lepidi filius confugis

  • set obsidione obpugnata

  • est atq(ue) excruciata fa

  • me, ultima miserabiliu(m) re

  • liquaru(m) deditione servata