Vat.lat.3870
Informazioni sul manoscritto
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Vat.lat.
- Segnatura:
- Vat.lat.3870
- Biblioteca:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Datazione:
- sec. XI?
- Paese:
- Germania
- Regione:
- Germania occidentale
- Localita:
- Köln
- Materiale:
- membr.
- Altezza:
- 240
- Larghezza:
- 195
- Numero fogli:
- 309
- Contenuto:
- Comoediae.
- Nota generale:
- Plautus, Comoediae.
Descrizione
- Bibliography:
- Manuscrits classiques, III.2, pp. 344-346; Vedere i classici, pp. 192-196.
- Collazione:
- 39 fascicoli: 1-38 quaternioni (ff. 1-8, 9-15, 16-23, 24-31, 32-39, 40-47, 48-55, 56-63, 64-71, 72-79, 80-87, 88-95, 96-103, 104-111, 112-119, 120-127, 128-135, 136-143, 144-151, 152-159, 160-167, 168-175, 176-183, 184-191, 192-199, 200-207, 208-215, 216-223, 224-231, 232-239, 240-247, 248-255, 256-263, 264-271, 272-279, 280-287, 288-295, 296-303); 39 ternione (ff. 304-308[-1]); ff. 1r, 59v, 70r-72v, 308v vacui.
- Impaginazione:
- colonna unica; ll. 26/rr. 26; mm 195x145; rigatura a secco (tipo Derolez 36).
- Foliazione:
- manuale, in numeri arabi nel margine superiore esterno (308 [+12a]).
- Scrittura:
- carolina
- Scrittura - Nota:
- più copisti, almeno cinque mani di epoca coeva che vergano il testo con inchiostri di diverse tonalità di bruno, da scuro a biondo; sporadiche glosse marginali e consistenti interventi di revisione supra lineam di Poggio Bracciolini, databili tra il 1433 e 1434.
- Decorazione - Nota:
- 1 pagina d’incipit miniata, eseguita posteriormente rispetto alla stesura del codice (entro la seconda decade del sec. XVI), costituita da strisce di pergamena incollate sui margini dei fogli e decorate da tralci fitomorfi con motivi floreali variopinti (rosso porpora, azzurro, verde e giallo) su fondo aureo e, oltre al clipeo nel margine inferiore con lo stemma di papa Leone X (1513-1521), vi sono altri quattro medaglioni istoriati collocati nei margini (ff. 1v-2r); iniziali toccate di rosso e titoli rubricati (ff. 72-308).
- Legatura -Nota:
- coperta three-calf; dorso a cinque nervi con impressioni in oro, sul primo e ultimo tassello rispettivamente lo stemma di papa Pio IX (1846-1878) e del cardinale bibliotecario Luigi Lambruschini (1834-1853).
- Stato di conservazione:
- discreto; pergamena spessa e ingiallita, numerose macchie di umidità, grana follicolare evidente sul lato pelo e fori di tarli, soprattutto negli ultimi fascicoli.
- Segnature di fascicoli:
- numeri romani progressivi nel margine inferiore del verso dell’ultimo foglio, talvolta arricchiti dalla lettera Q di quaternio (ff. 1-71); numerazione alfabetica progressiva nel margine inferiore del verso dell’ultimo foglio (ff. 72-255); numeri romani progressivi nel margine inferiore del verso dell’ultimo foglio (ff. 256-303).
- Stemma:
- f. 1v: nel margine inferiore entro una corona d’alloro lo stemma di papa Leone X (1513-1521): clipeo con sfondo rosso porpora in cui è inscritto uno scudo a testa di cavallo in oro con sei tondi, di cui cinque rossi e uno azzurro decorato con tre gigli dorati, accollato alle chiavi di S. Pietro e sormontato dal triregno.
- Altro nome:
- Orsini, Giordano, card., m. 1438 [owner]
Bracciolini, Poggio, 1380-1459 [person]
Leo PP. X, 1475-1521 [person] - Lingua:
- Latino.
- Alfabeto:
- Latino.
Testo del curatore
Il manoscritto Vat. lat. 3870, copiato in area tedesca nel X secolo in scrittura carolina e giunto in Italia nel Quattrocento, fu scoperto nel 1429 dal cardinale Giordano Orsini nel Duomo di Köln (Fachechi, Plauto illustrato, p. 181 nt. 18). Le commedie plautine note fino a quel momento erano solo otto, mentre grazie alla scoperta del manoscritto vaticano, si aggiunsero, per il mondo umanistico, le «dodici commedie», vergate nella seconda parte del codice (ff. 73r-308r). Questa seconda parte, venne copiata per prima e può essere confrontato con l’esemplare Pal. lat. 1613 (Heidelberg, Universitätsbibl.); entrambi i codici vennero copiati da un antigrafo oggi purtroppo perduto ma che doveva contenere unicamente le dodici commedie (Questa, Scheda nr. 16, p.). Almeno cinque le mani, coeve alla stesura del codice, che intervennero nel ms. Vat. lat. 3870 e consistenti interventi di revisione supra lineam di Poggio Bracciolini, databili tra il 1433 e 1434 (Questa,Scheda nr. 16, p. 193). Il manoscritto, privo di apparato illustrativo all’origine, venne impreziosito in epoca rinascimentale. Una pagina d’incipit miniata verso/recto è stata infatti eseguita posteriormente rispetto alla stesura del codice – entro la seconda decade del sec. XVI, realizzata tramite strisce di pergamena incollate sui margini dei fogli e decorate da tralci fitomorfi con motivi floreali variopinti (rosso porpora, azzurro, verde e giallo) su fondo aureo e, nel fregio marginale, medaglioni con figure realizzate con la tecnica del chiaroscuro che fingono rilievi marmorei, di evidente derivazione classica (ff. 1v-2r). Nel bas-de-page un clipeo con lo stemma di papa Leone X (1513-1521) permette di datare l’intervento decorativo (Fachechi, I classici illustrati, pp. 23-25; Id., Scheda nr. 16, p. 193).
Descrizioni interne
1v-23r
Amphitruo
- Locus:
- 1v-23r
- Titolo supplito:
- Amphitruo
- Titolo uniforme:
- Amphitruo (Plautus, Titus Maccius, m. 184 a.C.)
- Lingua:
- Alfabeto:
- Latino.
23r-41v
Asinaria
41v-59r
Aularia
60r-69v
Captivi
73r-92r
Bacchides
92r-112v
Mostellaria
112v-131v
Menechmus
131v-158r
Miles gloriosus
158r-174v
Mercator
174v-198r
Pseudolus
198r-221r
Poenulus
221r-236r
Persa
236r-258r
Rudens
258v-271r
Stichus
271r-291v
Trinummus