Vat.lat.3305
Informazioni sul manoscritto
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Vat.lat.
- Segnatura:
- Vat.lat.3305
- Biblioteca:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Datazione:
- sec. XII in
- Data inizio:
- 1101
- Data fine:
- 1125
- Paese:
- Francia
- Regione:
- Francia meridionale
- Localita:
- Tours?
- Materiale:
- membr.
- Altezza:
- 245
- Larghezza:
- 180
- Numero fogli:
- IV. 108. II
- Contenuto:
- Comoediae.
- Nota generale:
- Terentius, Comoediae.
Descrizione
- Bibliography:
- Manuscrits classiques, III.2 p. 235-237; Vedere i classici, p. 218-223; IAM41.6.
- Collazione:
- 15 fascicoli: 1-5 quaternioni (ff. 1-8, 9-16, 17-24, 25-32, 33-40), 6 bifolio (ff. 41-42) 7-14 quaternioni (ff. 43-50, 51-58, 59-66, 67-74, 75-82, 83-90, 91-98, 99-106), 15 binione (ff. 107-108 [+2]).
- Impaginazione:
- colonna unica (ff. 9-108); ll. 28/rr. 28; mm 184x133; rigatura a secco (tipo Derolez 36).
- Foliazione:
- manuale, in numeri romani nel margine superiore esterno.
- Scrittura:
- carolina
- Scrittura - Nota:
- copista unico che verga il testo in inchiostro bruno, glosse marginali e interlineari coeve e posteriori alla stesura del codice (ff. 9r-108r).
- Decorazione - Nota:
- 1 illustrazione a piena pagina realizzata a penna e inchiostro, in cui viene impiegata una gamma coloristica ristretta basata sul verde, il rosso e il giallo (f. 8v); 9 disegni in campo aperto (ff. 9r, 9v, 11v, 12v, 17v, 18v, 21r, 26v, 49r) eseguiti a penna e inchiostro e toccati con pochi colori; numerose iniziali calligrafiche in inchiostro bruno o rosso, talvolta ornate da motivi fitomorfi; titoli segnalati in rosso.
- Legatura -Nota:
- su assi di legno con coperta in marocchino rosso; sui piatti filettatura in oro e segni in corrispondenza degli antichi fermagli; dorso a tre nervi con impressioni in oro, in alto l’indicazione 53, sul terzo tassello la segnatura corrente; sovraccoperta in cartoncino rosso scuro.
- Stato di conservazione:
- discreto; pergamena spessa e ingiallita, numerosi difetti di concia (fori, scalfi) e grana follicolare evidente sul lato pelo.
- Nota:
- Il primo fascicolo, impaginato su due colonne (ll. 33/ rr. 33), è vergato in carolina di modulo più piccolo e di mano diversa rispetto al copista responsabile del testo principale (ff. 1-8); l'ultimo fascicolo è privo degli ultimi due ff. che dovevano originariamente comporre un binione, come si evince dalla presenza del tallone (ff. 107-108).
- Altro nome:
- Orsini, Fulvio, 1529-1600 [owner]
- Lingua:
- Latino.
- Alfabeto:
- Latino.
Testo del curatore
Il codice Vat. lat. 3305, di medio formato e copiato in scrittura carolina, tramanda il testo delle commedie di Terenzio (Andria, Hecyra, Heautontimorumenos, Eunuchus, Phormio, Adelphoe) nel ramo della recensio Calliopiana, dunque secondo la revisione del grammatico Calliopio avvenuta nel V secolo circa. Il manoscritto, realizzato in Francia all’inizio del XII secolo, verosimilmente a Tours, come è stato dimostrato dal confronto con l’apparato illustrativo di un codice delle Vitae sanctorum (Tours, Bibliothèque Municipale, ms. 1018), si configura come un prodotto estremamente raffinato di illustrazione medievale di età pre-romanica (Wright, Scheda nr. 27, p. 218). Oltre alle nove illustrazioni disposte in papyrus style che traducono in figura la trama delle commedie, di estremo interesse e unico nel suo genere è il frontespizio miniato a f. 8v; all’interno di una struttura architettonica si svolge una disputa sul valore letterario delle commedie di Terenzio mediata da un giudice nominato nella didascalia Calliopius: il poeta è seduto sulla sinistra e contrapposto, sulla destra, a due avversari, tra cui possiamo identificare grazie a una didascalia il poeta Luscio Lanuvino. Le miniature del codice, realizzate a penna e inchiostro e colorate con una gamma coloristica ristretta basata principalmente sul verde, il rosso. Il giallo e il bruno, si distaccano in parte dal modello tardoantico (cfr. mss. Vat. lat. 3868, Arch. Cap. S. Pietro H. 19), mostrando la capacità da parte del miniatore di rinnovare la tradizione iconografica delle commedie conferendo un tono ironico e un’intensa espressività ai personaggi, in altri casi invece aderiscono, con variazione minime, alle soluzioni iconografiche di già adottate in epoca tardoantica (Fachechi, I classici, p. 24).
Prima dell’arrivo in Biblioteca Apostolica Vaticana nel XVII secolo, il manoscritto faceva parte della collezione libraria di Fulvio Orsini (1529-1600).
Descrizioni interne
9r-25v
Andria
25v-42r
Eunuchus
42v-60r
Heautontimorumenos
60r-76v
Adelphoe
76v-89r
Hecyra
90v-108r
Phormio
4r-8r
Saturae
1r
Saturae
1v-4r
Commentum Brunsianum in Terentium