Vat.lat.3110
Informazioni sul manoscritto
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Vat.lat.
- Segnatura:
- Vat.lat.3110
- Biblioteca:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Datazione:
- sec. XIV ex
- Data inizio:
- 1376
- Data fine:
- 1400
- Paese:
- Italia
- Localita:
- Firenze
- Materiale:
- membr.
- Altezza:
- 215
- Larghezza:
- 137
- Numero fogli:
- I. 103. I
- Contenuto:
- Miscellanea astronomica.
- Nota generale:
- Miscellanea astronomica.
Descrizione
- Bibliography:
- Manuscrits Classiques III. 2, p. 86-88; Vedere i classici, p. 251-253; IAM41.5.
- Collazione:
- 12 fascicoli: 1 bifolio (ff. 1-2); 2-7 quinioni (ff. 3-12, 13-22, 23-32, 33-42, 43-52, 53-62); 8-9 senioni (ff. 63-74, 75-86): 10 binione (ff. 87-90); 11 quaternione (ff. 91-98); 12 ternione (ff. 99-103 [-1]); ff. 1r-2v, 61r-62v, 103r-103v vacui.
- Impaginazione:
- colonna unica; rr. 33/ll. 33; mm 131x74; tecnica mista, a colore (tipo Derolez 13) e a secco (tipo Derolez 16).
- Foliazione:
- meccanica, in numeri arabi nel margine inferiore esterno; manuale, più antica, in numeri arabi ed eseguita in inchiostro bruno nel margine superiore esterno.
- Scrittura:
- gotica
- Scrittura - Nota:
- più copisti; si individuano almeno tre copisti che vergano il testo in inchiostro bruno; si riconosce la mano di Coluccio Salutati sia come copista all’interno del testo che nell’apparato delle glosse marginali (ad esempio ai ff. 47r, 54r, 102v); numerose glosse marginali e interlineari di diverse mani del XIV e XV secolo che vergano il testo in scrittura gotica e umanistica.
- Decorazione - Nota:
- 38 disegni in campo aperto raffiguranti le costellazioni, eseguiti a penna e toccati di rosso (ff. 63r, 63v, 64r, 64v, 65r, 66v, 67r, 67v, 68r, 68v, 69r, 69v, 70r, 70v, 71r, 71v, 72r, 72v, 73r, 73v, 74r, 74v, 75r, 75v, 76r); diagrammi in inchiostro bruno inseriti nei margini (ff. 91r, 94v, 97v); iniziali filigranate in rosso con filigrana blu e in blu con filigrana rossa alternate (ff. 3-90); iniziali semplici di colore rosso (ff. 91-102); titoli rubricati.
- Legatura -Nota:
- coperta in pergamena verde; sul piatto anteriore lo stemma impresso in oro di papa Paolo V (1605-1621), sul posteriore quello del cardinale Scipione Borghese (1609-1618); sul dorso, stemmi impressi in oro di papa Pio IX (1846-1878) e del cardinale bibliotecario Luigi Lambruschini (1834-1853).
- Stato di conservazione:
- buono; pergamena spessa e ingiallita, grana follicolare evidente sul lato pelo.
- Verba reclamantia:
- costanti, in inchiostro bruno, al centro del margine inferiore.
- Palinsesto:
- ff. 63-102 palinsesto del sec. XIII, impaginato su due colonne, con note a margine in cancelleresca (ff. 87-90).
- Altro nome:
- Salutati, Coluccio, 1331-1406 [owner]
- Lingua:
- Latino.
- Alfabeto:
- Latino.
Testo del curatore
Il codice, vergato in gotica italiana, realizzato a Firenze intorno alla fine del XIV secolo – presenta fogli palinsesti del sec. XIII (ff. 63-102) – è annotato da Coluccio Salutati, che fu anche possessore del manoscritto come è visibile alla nota a f. 104v “Liber Coluccij de Salutatis canonici Florentinj” (Bartòla, Scheda nr. 43, p. 251; Saxl, Verzeichnis astrologischer, pp. 88-90). Della complessa tradizione manoscritta dei testi che compongono la miscellanea astronomica, il codice vaticano appartiene alla famiglia O e precisamente al ramo ‘m’ di tale famiglia che raggruppa trenta manoscritti che derivano verosimilmente tutti da un archetipo originario della Francia settentrionale; l’esemplare tuttavia dovette circolare precocemente in Italia, in particolare in Italia meridionale, forse a Montecassino (Orofino, La trasmissione dell’iconografia, p. 29). La miscellanea di testi astronomici incuriosì particolarmente il mondo umanistico della fine del Trecento e dell’inizio del secolo successivo (cfr. mss. Barb. lat. 76, Barb. lat. 77, Urb. lat. 1358) nella biblioteca di Coluccio Salutati doveva esserci oltre l’esemplare vaticano il ms. Laur. Strozz. 46, quest’ultimo privo di apparato illustrativo (Orofino, La trasmissione dell’iconografia, p. 29). I trentotto disegni in campo aperto raffiguranti le costellazioni, eseguiti a penna e toccati di rosso, aderiscono pienamente alla tradizione iconografica tipica della miscellanea di testi astronomici (dopo una miniatura a piena pagina con la rappresentazione della mappa celeste: Giove sull’aquila; Drago; Ercole; Corona; Serpente; Boote; Vergine; Gemelli e Cancro; Leone; Auriga; Toro; Cefeo; Cassiopea; Andromeda; Pegaso; Ariete; Triangolo; Pesci; Perseo; Pleiadi; Lira; Cigno; Acquario; Sagittario; Aquila; Delfino; Orione; Cane Maggiore; Lupo; Argo Nave; Balena; Eridano; Pesce Australe; Altare; Centauro; Idra; Sole; Luna; Austronotus), di cui si conosce, tra gli esemplari miniati più antichi sopravvissuti, un esemplare di epoca romanica, databile dopo il 1134, verosimilmente esemplato su un modello cassinese (Madrid, Biblioteca Nacional, ms. 19; Orofino, La trasmissione dell’iconografia, p. 29; Leone, Le immagini, p. 125).
Descrizioni interne
54v-60v
Aratea
- Bibliography:
- IAM69.2
- Locus:
- 54v-60v
- Titolo supplito:
- Aratea
- Nota:
- Estratto da: Aratea (vv. 1-439). f. 52r legitur: "Inveni librum metricum et prosaicum cuius titulus erat T. Claudij Caesaris Arati phenomenia De celi positione et quinque circulis mundi. Ex hoc libello excerpsi solum modo carmina Sed in alio volumine tam versus quam prosae scriptae sunt".
- Lingua:
- Latino.
- Alfabeto:
- Latino.
3r-46v
Astronomica (I-IV)
63r-83v
84r-88r
Iginii grammatici astrologia
102v
Excerptum
83v
De differentia temporum ortus signorum
89v-90v
De polis
47r-54r
Expositio Virgilianae continentiae
88r-89v
De circulis planetarum