Classici Latini Evoluzione e trasmissione di opere classiche [di M. Buonocore]

Urb.lat.1358

Informazioni sul manoscritto

Resource type:
Manuscript
Collection:
Urb.lat.
Segnatura:
Urb.lat.1358
Biblioteca:
Biblioteca Apostolica Vaticana
Datazione:
sec. XV med
Data inizio:
1450
Data fine:
1474
Paese:
Italia
Materiale:
membr.
Altezza:
290
Larghezza:
189
Numero fogli:
II. 156. II
Contenuto:
Miscellanea astronomica.
Nota generale:
Miscellanea astronomica.
Exhibit Tags:
Miscellanea astronomica

Descrizione

Collazione:
18 fascicoli: 1 bifoglio (ff. 1-2) 2 quinione (ff. 3-11), 3 quaternione (ff. 12-19), 4 quinione (ff. 20-29), 5-6 quaternioni (ff. 30-37, 38-46), 7-9 quinioni (ff. 47-56, 57-66, 67-76), 10 quaternione (ff. 77-84), 11-12 quinioni (ff. 85-94, 95-104), 13 quaternione (ff. 105-112), 14-17 quinioni (ff. 113-122, 123-132, 133-142, 143-152), 18 binione (ff. 153-156); ff. 55-56, 122 rigati ma non scritti.
Impaginazione:
unica colonna; linee variabili (13-30); mm 185x104; rigatura a colore (tipo Derolez 31).
Foliazione:
manuale, a inchiostro in numeri arabi nell’angolo superiore destro (a partire da f. 2r); salta la numerazione ai ff. 43-44 e 66-67 mentre si ripete a f. 41.
Scrittura:
umanistica
Scrittura - Nota:
copista unico.
Decorazione - Nota:
antiporta decorata con clipeo in alloro inscritto in una doppia cornice circolare in foglia d’oro e ornato da motivi fitomorfi e dischetti cigliati in foglia d’oro, all’interno del clipeo in lettere d’oro e azzurro a linee alternate: IN HOC CO/DICE FRAGMENTVM/ARATI DE SIGNIS CAELES/TIBVS ET IGINIVS PHILO/SOPHVS DE IMAGI/NIBVS CON/TINETVR (f. 1v); 1 pagina d’incipit con decorazioni fito-zoomorfe che si aggrovigliano su una doppia cornice in foglia d’oro mentre due putti al centro del margine inferiore reggono un clipeo con inscritto lo stemma comitale di Federico da Montefeltro; 77 disegni in campo aperto in cui prevale una gamma cromatica incentrata sul verde, il giallo e varie tonalità del bruno, spesso arricchita da oro in foglia per segnalare le costellazioni (3r, 4v, 6v, 8r, 8v, 9r, 10v, 11r, 12v, 14r, 15r, 16v, 17r, 17v, 18r, 18v, 19v, 20v, 21r, 21v, 22v, 23r, 24r, 24v, 26v, 27v, 28r, 28v, 30r, 31v, 32r, 33r, 33v, 34r, 35r, 35v, 36v, 37r, 40r, 41bisr, 47v, 123r, 124r, 124v, 125r, 125v, 126r, 126v, 127r, 127v, 128r, 128v, 129r, 129v, 130r, 130v, 131r, 131v, 132r, 132v, 133r, 133v, 134v, 135r, 135v, 136r, 136v, 137r, 137v, 138r, 139r); 3 iniziali maggiori con corpo in foglia d’oro e prolungamenti fitomorfi lungo i margini: la prima iniziale è decorata da motivi floreali in rosso porpora e blu arricchiti da piccoli dischi cigliati in foglia d’oro (f. 2r), le altre due sono invece decorate da motivi a bianchi girali su fondo azzurro e campiture in rosso porpora e verde (ff. 57r, 123r); iniziali minori calligrafiche alternativamente in blu e rosso; rubriche in inchiostro rosso.
Legatura -Nota:
su assi di cartone con coperta in pelle rossa; sui piatti impressioni a secco che corrono lungo il perimetro; sul dorso liscio impressi in oro e partendo dall’alto: stemma di papa Leone XIII (1878-1903) e del cardinale bibliotecario Giovanni Battista Pitra (1869-1889).
Stato di conservazione:
buono; numerose macchie di umidità e fori di tarli soprattutto negli ultimi fascicoli.
Segnature di fascicoli:
sequenza alfanumerica nel margine inferiore destro (per esempio ai ff. 79-81), spesso rifilata.
Verba reclamantia:
costanti, posti verticalmente nel margine inferiore interno.
Stemma:
inscritto in un clipeo posizionato al centro del margine inferiore lo stemma di Federico da Montefeltro: bandato d’azzurro e d’oro di 6 pezzi, all’aquila di nero sulla prima banda d’oro.
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

Testo del curatore

Il manoscritto Urb. lat. 1358, di medio formato e vergato in scrittura umanistica, è stato realizzato con pergamena di ottima qualità a Firenze a metà del Quattrocento, non oltre il 1474, come suggerisce lo stemma comitale di Federico da Montefeltro posto nel margine inferiore. Il calligrafo è stato identificato da De La Mare e denominato “scriba delle Vite di Vespasiano da Bisticci”, attivo almeno dal 1470 nella bottega di Vespasiano e riconosciuto anche in un altro esemplare, di committenza medicea, contenente la stessa miscellanea di testi astronomici, ms. Plut. 89 sup. 43 (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana; De La Mare, New Research, pp. 463, 542-543; Leone, Le immagini, p. 116). Oltre alle raffigurazioni delle costellazioni (per una descrizione analitica cfr. Saxl, Verzeichnis astrologischer, pp. 103-106), tipiche della tradizione illustrativa dei codici contenenti la miscellanea di testi astronomici (cfr. mss. Barb. lat. 76, Barb. lat. 77, Vat. lat. 3110), il codice presenta una pagina d’incipit miniata con decorazioni marginali fito-zoomorfe variopinte (rosso porpora, verde, blu, rosso) che si aggrovigliano su una doppia cornice in foglia d’oro e, nel bas-de-page, due putti al centro del margine reggono un clipeo con inscritto lo stemma comitale di Federico da Montefeltro: bandato d’azzurro e d’oro di sei pezzi, all’aquila di nero sulla prima banda d’oro (sulla biblioteca di Federico da Montefeltro cfr. La biblioteca di un 'principe umanista'. Federico da Montefeltro e i suoi manoscritti). I disegni delle costellazioni realizzati a penna sono acquarellati con una gamma cromatica incentrata sul verde, il giallo e varie tonalità del bruno, spesso arricchita da oro in foglia per segnalare le costellazioni (dopo una miniatura a piena pagina con la rappresentazione della mappa celeste: Giove sull’aquila; Orsa e Drago; Ercole; Corona; Ofiuco e Serpente; Boote; Vergine; Gemelli e Cancro; Leone; Auriga; Toro; Cefeo; Cassiopea; Andromeda; Pegaso; Ariete; Triangolo; Pesci; Perseo; Pleiadi; Lira; Cigno; Acquario; Sagittario; Aquila; Delfino; Orione; Cane Maggiore; Lupo; Argo Nave; Balena; Eridano; Pesce Australe; Altare; Centauro; Idra, Corvo e Cratere; Sole; Luna; Austronotus).

L’apparato miniato del codice è stato attribuito da Garzelli all’artista fiorentino Bartolomeo Fonzio, grazie a un confronto stringente tra la figura di Cassiopea del manoscritto urbinate (f. 17v) e la rappresentazione delle Ninfe di Samotracia (ff. 137v-138v) del ms. lat. misc. d. 85 (Oxford, Bodleian Library), certamente legato al nome di Fonzio (Garzelli, Le immagini, gli autori, pp. 90-91; Leone, Le immagini, pp. 116-117). La diffusione in Italia centrale della miscellanea di testi astronomici andrebbe fatta risalire, secondo la critica, alla circolazione di un perduto manoscritto contenente i testi di Igino e Germanico, il cosiddetto codice Siciliense, verosimilmente ritrovato da Poggio Bracciolini in Sicilia, e che dovette giungere rapidamente, oltre che presso la corte aragonese di Napoli, anche nelle più importanti biblioteche umanistiche (Leone, Le immagini; Orofino, La trasmissione dell’iconografia, p. 30): non solo a Urbino ma anche a Roma e Firenze, come testimoniano, oltre ai sopracitati codici vaticani, i mss. Egerton 1050; Add. 15819 (London, British Library; forse il primo più verosimilmente realizzato a Napoli) e Plut. 89 sup. 43 (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana; Leone, Le immagini). Il codice urbinate può considerarsi quasi gemello al laurenziano Plut. 89 sup.43, poiché stesse sono le lacune testuali, medesime le parole della fine del testo e il programma iconografico; si tratta certamente di due copie realizzate a Firenze dall’antigrafo Siciliense o da una copia di esso circolante tra Napoli e Firenze (Leone, Le immagini, pp. 117-118). Il rapporto strettissimo tra il manoscritto Barb. lat. 76 realizzato con certezza a Napoli per Ferrante d’Aragona e la produzione dei manoscritti contenenti il testo degli Aratea realizzati a Firenze, potrebbe far supporre che l’arrivo della miscellanea astronomica nella città medicea fosse mediata dalla corte napoletana, grazie a quell’intensa circolazione di uomini e di libri che caratterizzò la cultura umanistica della seconda metà del XV secolo (Leone, Le immagini, pp. 125-128).

 

Bibliografia generale

Descrizioni interne

2v-4v

Germanicus, Iulius Caesar, Scholia Strozziana in Germanici Aratea

Bibliography:
IAM69.2
Locus:
2v-4v
Autore:
Germanicus, Iulius Caesar, 15 a.C.-19 d.C. [internal]
Titolo supplito:
Scholia Strozziana in Germanici Aratea
Titolo uniforme:
Scholia in Germanici Aratea
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

4v-37r

Germanicus, Iulius Caesar, Aratea

Bibliography:
IAM69.2
Locus:
4v-37r
Autore:
Germanicus, Iulius Caesar, 15 a.C.-19 d.C. [internal]
Titolo supplito:
Aratea
Titolo uniforme:
Aratea (Germanicus, Iulius Caesar, 15 a.C.-19 d.C.)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

37r-39r

Germanicus, Iulius Caesar, Reliquiae (Excerpta)

Bibliography:
IAM69.2
Locus:
37r-39r
Autore:
Germanicus, Iulius Caesar, 15 a.C.-19 d.C. [internal]
Titolo supplito:
Reliquiae (Excerpta)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

39r-41r

Scholia Strozziana in Germanici Aratea

Bibliography:
IAM69.2
Locus:
39r-41r
Titolo supplito:
Scholia Strozziana in Germanici Aratea
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

163v-166r

Materiale:
membr.
Locus:
163v-166r
Altro autore:
Aratus Solensis, 310-245 a.C. [internal]
Maass, Ernst, 1856-1929 [external]
Sommario:
Excerptum de astrologia Arati.
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
IAM8

47v-152r

Hyginus Mythographus, Astronomica

Bibliography:
IAM80.3.
Locus:
47v-152r
Autore:
Hyginus Mythographus, c. sec. I [internal]
Titolo supplito:
Astronomica
Titolo uniforme:
Astronomica (Hyginus Mythographus, c. sec. I)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

152v-161r

Hyginus Mythographus, Astronomica.

Bibliography:
IAM80.3.
Locus:
152v-161r
Autore:
Hyginus Mythographus, c. sec. I [internal]
Titolo supplito:
Astronomica.
Nota:
Estratto rimaneggiato (lib. I-II).
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

41v-47v

Plinius Secundus, Gaius, Naturalis historia, l. XVIII, 234-235, 237, 278-279, 341

Materiale:
membr.
Locus:
41v-47v
Autore:
Plinius Secundus, Gaius, 23-79 [internal]
Altro autore:
Breysig, Alfred August Bernhard, 1831-1902 [external]
Titolo:
Naturalis historia, l. XVIII, 234-235, 237, 278-279, 341
Nota:
Foliis 47, l. 5 ab imo - 47v, l. 7 interponitur fragmentum scholiarum in Germanici Aratea (apud Breysig, p. 112, inter variantes).
Altro nome:
Germanicus, Iulius Caesar, 15 a.C.-19 d.C. [person]
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
IAM122

161r-163v

De circulis planetarum

Locus:
161r-163v
Altro autore:
Martianus Capella, sec. IV-V [external]
Titolo:
De circulis planetarum
Incipit testo:
Terra centron est spere celestis
Explicit testo:
declinari aut retrogradari facit
Nota:
Paraphrasis in Martianum Capellam, De nuptiis philologiae et Mercurii, VIII, 855-887.
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
IAM50

152r-v

De differentia temporum ortus signorum

Materiale:
membr.
Locus:
152r-v
Altro autore:
Martianus Capella, sec. IV-V [external]
Titolo:
De differentia temporum ortus signorum
Sommario:
Ex commentario in Martiano Capella?
Incipit testo:
Temporum quoque ipsorum signorum quibus oriuntur
Explicit testo:
Quodenim in ortu illi habuerunt isti habent in occasum
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
IAM50

2r-v

Theon, Alexandrinus, Arati genus

Locus:
2r-v
Autore:
Theon, Alexandrinus, sec. I. Opere spurie e dubbie [internal]
Altro autore:
Muncker, Thomas, m. 1652 [external]
Titolo:
Arati genus
Titolo uniforme:
Arati genus (Theon, Alexandrinus, sec. I. Opere spurie e dubbie)
Altro nome:
Aratus Solensis, 310-245 a.C. [person]
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.
Fonte:
IAM8

47r-47v

De polis (Excerptum)

Locus:
47r-47v
Titolo supplito:
De polis (Excerptum)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.