Ott.lat.1417
Informazioni sul manoscritto
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Ott.lat.
- Segnatura:
- Ott.lat.1417
- Biblioteca:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Datazione:
- sec. XV med
- Datato:
- 1460
- Paese:
- Italia
- Regione:
- Italia centrale
- Materiale:
- cart.
- Altezza:
- 282
- Larghezza:
- 217
- Numero fogli:
- I. 113. I
- Nota generale:
- Iustinus, Epitoma historiarum Philippicarum Pompei Trogi.
Descrizione
- Bibliography:
- Manuscrits classiques, I, p. 556-558; Vedere i classici, p. 415-417.
- Collazione:
- 12 fascicoli: 1 binione (ff. 1-4); 2 ternione (ff. 5-12 [+2]); 3 quinione (ff. 13-22); 4 settenione (ff. 23-36); 5-10 quinioni (ff. 37-46, 47-56, 57-66, 67-76, 77-86, 88-97); 11-12 quaternioni (ff. 98-105, 106-113); ff. 111v-113v vacui.
- Impaginazione:
- due colonne; ll. 37/rr. 37; mm 197x135; rigatura a colore (tipo Derolez 43).
- Foliazione:
- doppia foliazione, manuale a inchiostro in numeri arabi nell’angolo superiore destro (ff. 1-111): la più antica, spesso rifilata, parte dal secondo fascicolo e prosegue fino alla fine del testo; salta la numerazione a f. 87.
- Scrittura:
- umanistica
- Scrittura - Nota:
- due copisti: Giovanni di Ser Nicolò de’ Castaldi da Fano si sottoscrive a f. 101v “Explicit compilatio Iustini...scripta per me Iohannem Ser Nicolai de Castaldis de Fano sub annis D<omini> M°CCCC°LX°XVII junii”; la seconda mano, anonima e più tarda rispetto al copista principale, interviene solo alla fine dell’ultimo fascicolo (ff. 108v-111r); numerose glosse marginali in inchiostro bruno, rosso, violetto e verde coeve e posteriori rispetto al testo.
- Decorazione - Nota:
- 2 illustrazioni a piena pagina acquarellate (ff. 2v, 24r); 10 disegni in campo aperto acquarellati (ff. 5v, 20r, 21v, 28v, 32v, 33r, 39r, 49r, 56r, 97v); 47 iniziali maggiori decorate che introducono i libri (ff. 3r, 7r, 12v, 14v, 16r, 19r, 22r, 24v, 26v, 29v, 32r, 36r, 42v, 45v, 48r, 50v, 52v, 54r, 57v, 58v, 60v, 62r, 65r, 66v, 69r, 70r, 71r, 74r, 75r, 76v, 79r, 81v, 81v, 82v, 83r, 85r, 86r, 91r, 92v, 93r, 95r, 97r, 99v, 102r, 103r, 104r, 106r); numerose iniziali minori calligrafiche in rosso, blu e verde che introducono i capitoli, talvolta filigranate (per esempio ai ff, 3r, 70r); titoli rubricati. Le iniziali maggiori, spesso incomplete, sono di varie tipologie: iniziali acquarellate di diversi colori; iniziali di tipo fito-zoomorfo in carta riservata e toccate in giallo, verde, rosso e azzurro (f. 3r); 6 iniziali figurate (ff. 9r, 26v, 50v, 62r, 69r, 95r).
- Legatura -Nota:
- su assi di cartone con coperta three-calf; dorso a cinque nervi con decorazioni impresse in oro: sul primo tassello insegne di papa Pio IX (1846-1878), sul terzo tassello l’indicazione 1417.
- Stato di conservazione:
- buono; numerose macchie di umidità, soprattutto nei primi e negli ultimi fascicoli.
- Verba reclamantia:
- al centro del margine inferiore, spesso rifilati.
- Lingua:
- Latino.
- Alfabeto:
- Latino.
Testo del curatore
Il copista responsabile dell’esecuzione del manoscritto Ott. lat. 1417 è Giovanni di Ser Nicolò de’ Castaldi di Fano che si sottoscrive a f. 101v. Il codice cartaceo rientra nella produzione dei libri d’uso di contenuto classico di epoca umanistica (cfr. ad esempio il seppur modesto ms. Vat. lat. 2780) e presenta raffinati disegni acquarellati – alcune volte solo il disegno preliminare appena accennato – dallo stile avvicinabile all’ambito del pittore Piero della Francesca (Ross, An Unrecorded, pp. 180-181). Le immagini, come spesso accade nell’illustrazione dei classici latini, rappresentano una sorta di glossa figurata (Maddalo, Da glossa a commento, pp. 77-78), perfettamente coerente con la porzione testuale a cui essi fanno riferimento, come è il caso della vicenda di Agesilao, che a f. 20r mostra il re spartano ferito mentre viene trasportato all’interno dell’accampamento. È stato proposto convincentemente dalla critica di identificare il miniatore con il copista stesso dell’opera, Giovanni di Ser Niccolò de’ Castaldi (Ross, An Unrecorded; Fachechi, Giovanni di ser, p. 294), come dimostra anche la coincidenza grafica tra le didascalie delle illustrazioni e il testo. Almeno per la prima parte delle immagini si può infatti stabilire anche una data certa seguendo le didascalie che datano le prime quattro tabelle miniate all’1, al 5, all’8 e al 22 aprile del 1460.
Il copista-miniatore mostra una salda consapevolezza prospettica e resa volumetrica delle figure tipica della pittura toscana della seconda metà del XV secolo, ed è stato identificato in un altro manoscritto contenente una Miscellanea di trattati medioevali, testi classici e umanistici, datato al 1459 (Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, ms. 43.E.43 [cors. 191]; Maddalo, Scheda nr. 47, p. 146).
Descrizioni interne
1r-101v
Historia Philippica
102r-102v
De Romulo
102v-103r
Verba Corneliae
103r-103v
Vita Catonis Censorini
103v-108v
Emilius probus de excellentibus ducibus