Classici Latini Evoluzione e trasmissione di opere classiche [di M. Buonocore]

Chig.H.VII.229

Informazioni sul manoscritto

Resource type:
Manuscript
Collection:
Chig.
Segnatura:
Chig.H.VII.229
Biblioteca:
Biblioteca Apostolica Vaticana
Datazione:
sec. XV med
Data inizio:
1450
Data fine:
1475
Paese:
Italia
Materiale:
membr.
Altezza:
285
Larghezza:
214
Numero fogli:
I.130.I
Nota generale:
Porphyrio, Commentum in Horatium.
Exhibit Tags:
PorphyrioNiccolò Polani

Descrizione

Bibliography:
Manuscrits classiques, I, p. 367-368; Vedere i classici, p. 375-376.
Collazione:
13 fascicoli: 1-13 quinioni (ff. 1-10, 11-20, 21-30, 31-40, 41-49, 50-59, 60-69, 70-79, 80-89, 90-99, 100-109, 110-119, 120-129); f. 129 rigato ma non scritto.
Impaginazione:
colonna unica; rr. 31/ll. 31; mm 180x123; rigatura a colore (tipo Derolez 31).
Foliazione:
manuale, a cifre arabe in inchiostro bruno sul margine superiore esterno (+45a), è numerata anche la carta di guardia posteriore (f. I’).
Scrittura:
umanistica
Scrittura - Nota:
copista unico che verga il testo in inchiostro bruno; rare note di correzioni marginali e sporadico inserimento di termini greci della stessa mano (per esempio ai ff. 44r, 98v, 100r); f. Iv ex libris: “Ia<copus> Pic<colomini> de Castella Aragoniaq(ue) ex beneficentia posuit”.
Decorazione - Nota:
1 pagina d’incipit miniata con iniziale con corpo in foglia d’oro su un campo in oro decorata con girali fitomorfi di colore azzurro abitati da una piccola cicogna posizionata nella porzione inferiore della lettera, cornice che corre lungo i quattro margini ornata da cappi intrecciati policromi su fondo oro, nel mergine esterno tre clipei abitati: in alto e in basso rispettivamente i ritratti a mezzo busto di Porfirione e Orazio, nel clipeo centrale uno scudo con l’iscrizione “Eneas/Pivs Pa/pa Se/cv(n)dus”, nel margine inferiore lo stemma di papa Pio II (f. 1r); 12 iniziali maggiori con corpo in oro e decorazione fitomorfa a bianchi girari su fondo variopinto (azzurro, rosso e verde) con prolungamenti lungo il margine, talvolta arricchiti con dischetti cigliati in foglia d’oro (ff. 1v, 21v, 34r, 48v, 52r, 55v, 60v, 62r, 73v, 94v, 102v, 117r); numerose iniziali minori campite con corpo in oro su campo bipartito porpora e azzurro con ornamentazione in biacca (ad eccezione di f. 4r in cui l’inziale è di colore rosso arancio con decorazione geometrica in azzurro su fondo in foglia d’oro e ai ff. 44v, 55r, 102r, 107v che presentano iniziali minori in oro su fondo bipartito in azzurro e verde); titoli rubricati in oro e rosso.
Legatura -Nota:
su assi di legno con coperta in pelle marrone; sui piatti doppia cornice ornata a secco; dorso in pelle rossa a quattro nervi con i simboli della famiglia Chigi impressi in oro, sul primo tassello l’indicazione dell’opera in oro: “HORAT. /CVM/ PORPHIR”; fermagli in pelle rossa con chiusure metalliche; tagli dorati; sovraccoperta in cartoncino grigio.
Stato di conservazione:
ottimo; sporadici attacchi di tarli negli ultimi fogli.
Verba reclamantia:
costanti, in inchiostro bruno posizionati orizzontalmente sul margine inferiore interno.
Stemma:
f. 1r al centro del margine inferiore lo stemma di papa Pio II (1458-1464); a f. Iv stemma della famiglia Piccolomini, in basso ex libris: “Ia<copus> Pic<colomini> de Castella Aragoniaq(ue) ex beneficentia posuit”.
Altro nome:
Pius PP. II, 1405-1464 [owner]
Alexander PP. VII, 1599-1667 [owner]
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

Testo del curatore

Il codice chigiano, di medio-piccolo formato e vergato in scrittura umanistica, contiene i Commentariorum in Horacium Flaccum del grammatico Pomponio Porfirione, introdotti dalla Vita Horatii Flacci poete lyrici lege e presenta numerose note marginali, rare correzioni interlineari e aggiunte di termini greci all’interno della colonna di testo (Marpicati, Scheda nr. 93, p. 375; Buonocore, Codices Horatiani, pp. 71-73). L’apparato decorativo del manoscritto è costituito da una pagina d’incipit miniata di estrema raffinatezza esecutiva e, lungo il margine esterno, ornato da cappi intrecciati policromi su fondo oro, si inseriscono tre clipei, due con i ritratti a mezzo busto di Porfirione e Orazio mentre in quello centrale vi è uno scudo con l’iscrizione “Eneas/Pivs Pa/pa Se/cv(n)dus”; dodici le iniziali maggiori decorate a bianchi girari su fondo variopinto (azzurro, rosso e verde) e numerose iniziali minori campite (f. 1r). Il miniatore responsabile del progetto illustrativo è Niccolò Polani (Pasut, Niccolò Polani, pp. 872-874; Zabeo,"Presbyter Nicholaus, pp. 130-131), di origine veneta e attivo a Roma presso la corte papale dal 1459 al 1471, sotto il pontificato di Pio II Piccolomini. L' appartenenza del manoscritto al pontificato di papa Pio II è garantita dalla presenza dello stemma posto nel margine inferiore dell’incipit a f. 1r (Ruysschaert, Miniaturistes «romains», pp. 256-257). Successivamente, prima di far parte della biblioteca di Fabio Chigi, Giacomo Piccolomini donò il codice alla cattedrale di Siena come è testimoniato dall’ ex libris a f. Iv: Ia<copus> Pic<colomini> de Castella Aragoniaq(ue) ex beneficentia posuit.

Bibliografia generale

Descrizioni interne

1r-1v

Porphyrio, Pomponius, Vita Horatii

Locus:
1r-1v
Autore:
Porphyrio, Pomponius, sec. II-III [internal]
Titolo supplito:
Vita Horatii
Titolo uniforme:
Vita Horatii (Porphyrio, Pomponius, sec. II-III)
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.

1v-128v

Porphyrio, Pomponius, Commentum in Horatium

Locus:
1v-128v
Autore:
Porphyrio, Pomponius, sec. II-III [internal]
Titolo supplito:
Commentum in Horatium
Titolo uniforme:
Commentum in Horatium (Porphyrio, Pomponius, sec. II-III)
Nota:
ff. 1v-55v: Carmina; ff. 55v-60v: De arte poetica; ff. 60v-62r: Carmen saeculare; ff. 62r-73v: Epodon liber; ff. 73v-102v: Sermones; ff. 102v-128v: Epistulae.
Lingua:
Latino.
Alfabeto:
Latino.