Barb.lat.76
Informazioni sul manoscritto
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Barb.lat.
- Segnatura:
- Barb.lat.76
- Biblioteca:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Datazione:
- sec. XV ex
- Data inizio:
- 1476
- Data fine:
- 1500
- Paese:
- Italia
- Regione:
- Italia meridionale
- Localita:
- Napoli
- Materiale:
- membr.
- Altezza:
- 232
- Larghezza:
- 151
- Numero fogli:
- I. 100
- Contenuto:
- Miscellanea astronomica.
- Nota generale:
- Miscellanea astronomica.
Descrizione
- Collazione:
- 10 fascicoli: 1-10 quinioni (ff. 1r-10v, 11r-20v, 21r-30v, 31r-40v, 41r-50v, 51r-60v, 61r-70v, 71r-80v, 81r-90v, 91r-100); ff. 66v-68r, 100v vacui.
- Impaginazione:
- unica colonna con ampi margini; ll. 20 /rr. 20 ; mm 137x82; rigatura a secco (tipo Derolez 33).
- Foliazione:
- manuale, a inchiostro in numeri arabi nell’angolo superiore destro.
- Scrittura:
- umanistica
- Scrittura - Nota:
- vergato in inchiostro bruno scuro da copista unico che interviene anche nei margini (per esempio ff. 29v, 58v, 65r, 69r).
- Decorazione - Nota:
- 1 miniatura d’ incipit a bianchi girali su campiture in rosso porpora, verde e azzurro racchiusi da una cornice in foglia d'oro; all’interno dei tralci realizzati in pergamena riservata e animati da putti e animali, si profila una seconda cornice più sottile di alloro, arricchita, oltre che dal tondo del margine inferiore, anche da altri tre clipei con inscritti ritratti a mezzobusto, le cui dimensioni diminuiscono in senso antiorario partendo dal margine esterno; 1 miniatura a piena pagina (f. 3r); 38 miniature tabellari incorniciate in foglia d’oro (ff. 6r, 9v, 12r, 13v, 14v, 17r, 18r, 21r, 25r, 27r, 29r, 30r, 31r, 32r, 33r, 35r, 35v, 37r, 38v, 39v, 41r, 41v, 46r, 47v, 48v, 49v, 52v, 55r, 56r, 57v, 58r, 59v, 60v, 61v, 63r, 73v, 77v, 86r); 1 iniziale maggiore con corpo in foglia d’oro e bianchi girali (f. 1r); iniziali medie con corpo in foglia d’oro su fondo per metà rosso porpora e metà azzurro con filettature rispettivamente in oro e biacca; iniziali minori calligrafiche in oro.
- Legatura -Nota:
- coperta in velluto rosso porpora: sul piatto anteriore ornamentazioni fitomorfe in stoffa che incorniciano la rappresentazione della “Vergine con bambino e s. Domenico”, sul piatto posteriore lo stemma del cardinale bibliotecario Francesco Barberini (1626-1633) accompagnato da tre api ricamate; dorso a quattro nervi, sul primo tassello l’indicazione 800, sul secondo Barb.lat. 76; sul contropiatto anteriore una targhetta che mostra l’antica segnatura; sovraccoperta in cartoncino grigio-azzurro.
- Stato di conservazione:
- ottimo; pergamena ben lavorata, si rilevano sporadicamente tracce di grana follicolare sul lato pelo.
- Segnature di fascicoli:
- traccia di segnatura a registro rifilata a f. 65r.
- Verba reclamantia:
- rifilati, posizionati verticalmente nel margine interno in basso; sono parzialmente visibili ai ff. 50v, 60v, 70v, 80v.
- Stemma:
- inserito nel margine inferiore del primo foglio lo stemma di Ferdinando I d'Aragona, re di Napoli (1431-1494).
- Altro nome:
- Ferdinando I d'Aragona, re di Napoli, c. 1431-1494 [owner]
- Lingua:
- Latino.
- Alfabeto:
- Latino.
Testo del curatore
Il manoscritto Barb. lat. 76, di medio-piccolo formato, vergato in scrittura umanistica da copista unico e realizzato a Napoli per la corte aragonese, è confezionato con pergamena di ottima qualità e ben conservata. Il codice è stato allestito per re Ferdinando I d’Aragona come dichiara lo stemma a f. 1r e fa parte di quel gruppo di manoscritti contenenti una miscellanea di testi astronomici, primi fra tutti i testi di Igino e di Germanico, che derivano da un perduto manoscritto, cosiddetto Siciliense. Tale codice, verosimilmente ritrovato da Poggio Bracciolini in Sicilia e che costituì il modello, intorno alla metà del XV secolo, per la realizzazione presso la corte aragonese di Napoli, al tempo di re Ferrante e di suo figlio, di almeno tre copie manoscritte, tra cui l’esemplare barberiniano (cfr. mss. Cologny, Bodmer, Lat. 7; New York, Pierpont Morgan Library, M. 389; Orofino, La trasmissione dell’iconografia, p. 30;Leone, Le immagini, p. 120, 123). Trentotto disegni in campo aperto raffiguranti le costellazioni (cfr. mss. Barb. lat. 77, Urb. lat. 1358, Vat. lat. 3110), eseguiti a penna e toccati di rosso, aderiscono pienamente alla tradizione iconografica tipica della miscellanea di testi astronomici (dopo una miniatura a piena pagina con la rappresentazione della mappa celeste: Giove sull’aquila; Drago; Ercole; Corona; Serpente; Boote; Vergine; Gemelli e Cancro; Leone; Auriga; Toro; Cefeo; Cassiopea; Andromeda; Pegaso; Ariete; Triangolo; Pesci; Perseo; Pleiadi; Lira; Cigno; Acquario; Sagittario; Aquila; Delfino; Orione; Cane Maggiore; Lupo; Argo Nave; Balena; Eridano; Pesce Australe; Altare; Centauro; Idra; Sole; Luna; Austronotus).
La serie dei disegni in cui sono rappresentate le costellazioni è introdotta da una splendida pagina d’incipit miniata a bianchi girari. I tralci, eseguiti su campiture in rosso porpora, verde, azzurro e racchiusi da una cornice in foglia d'oro, all’interno dei quali si annidano putti giocosi e piccoli animali, rimandano all’attività del miniatore napoletano di epoca umanistica Matteo Felice, la cui attività è documentata tra il 1467 e il 1493 (Saxl, Verzeichnis astrologischer, pp. 4-5; Toscano, Matteo Felice).
Descrizioni interne
6r-66r
Phaenomena
77v-86r
Naturalis Historia
86r-100r
De astronomia
2v-5v
Scholia Strozziana in Germanici Aratea
71v-77r
Scholia Strozziana in Germanici Aratea