Giovanni di Bartolo Bettini da Fano
f. 1450-1470
Artista dalla complessa vicenda critica, egli si muove tra Fano e Rimini sempre nell’entourage della famiglia Malatesta, acquisendo lo status di miniatore di corte. La sua attività è documentata soprattutto dai due esemplari firmati della Hesperis (Parigi, Bibliothèque de l’Arsenal, ms. 630 e Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 6043), poema che ha per oggetto le imprese di Sigismondo Malatesta nella guerra per i Fiorentini tra il 1448 e il 1453; un terzo ms. della medesima, con un apparato decorativo più ampio, è quello conservato a Oxford, Bodleian Library, Canon. Class. Lat. 81. Pur non eccelsi per qualità – e probabilmente da non assegnare in toto all’artista –, i disegni acquerellati nei volumi sono una fondamentale testimonianza dello «spirito tecnico-scientifico e pagano del Rinascimento romagnolo» (Nicolini, Giovanni di Bartolo, p. 286). Tali codici mostrano inoltre alcune delle ricorrenti peculiarità dell’arte di Giovanni Bettini: i frequenti rimandi al classico con una visione aggiornata sulle riflessioni di Leon Battista Alberti e di Paolo Uccello; l’attenzione per le «descrizioni topografiche proprie dell’illustrazione geografica e tecnica» (Nicolini, Giovanni di Bartolo, p. 286); la «ricerca di effetti atmosferici» che richiamano alla miniatura del Nord Europa (Nicolini, Giovanni di Bartolo, p. 286); l’accuratezza nella resa naturalistica dell’ambiente, ma anche della moda del tempo e degli oggetti in uso. Tutti elementi individuabili anche nelle copie del De re militari di Roberto Valturio (Parigi, Bibliothèque nationale de France, lat. 7236; Modena, Biblioteca Estense, lat. 447; attribuibili al suo ambito: Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Lat. VIII, 29 e Milano, Biblioteca Ambrosiana, F. 150 sup.). L’esemplare vaticano dell’opera, Urb. lat. 281, fu ugualmente confezionato alla corte malatestiana, per poi entrare nella collezione di Federico da Montefeltro.
NICOLINI, Giovanni di Bartolo, pp. 285-288; ANDRIOLO, Scheda nr. 10, pp. 180-182.