Urb.gr.33
Informazioni sul manoscritto
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Urb.gr.
- Segnatura:
- Urb.gr.33
- Biblioteca:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Datazione:
- sec. XV
- Data inizio:
- 1401
- Data fine:
- 1500
- Materiale:
- membr.
- Altezza:
- 167
- Larghezza:
- 120
- Numero fogli:
- 128
Descrizione
- Nota:
- Folium "a" habet: "In isto volumine continentur infra / scripta o̅p̅a̅ litteris grecis manu Leonar / di aretini”. Deinde sequitur indiculus ex eadem manu: “Philebus platonis aut de voluptate T.1,” cet…. “Oratio Plutarchi”: et e regione adiungitur haec adnotatio:”ed. Xilandri T.2 p. 75 A. Maius. Fol. b habet circulum magnum in cuius centro aureo legitur: IN HOC / CODICE. CONTIN / ETUR . (sic.) OP̅RA PLATO / NIS. Ī CIRCŪ.PICTIS / CIRCULIS. ADNO / TATA.
- Altro nome:
- Bruni, Leonardo, 1369-1444 [person]
Federico da Montefeltro, duca d'Urbino, 1422-1482 [owner] - Lingua:
- Greco.
- Alfabeto:
- Greco.
Informazioni amministrative
- Fonte:
- C. Stornajolo, Codices urbinates graeci Bibliothecae Vaticanae descripti, Romae 1895, p. 39.
Testo del curatore
L’Urb. gr. 33 è un manoscritto membranaceo che tramanda il Filebo e parte del Cratilo di Platone, l’Ad adolescentes di Basilio Magno ed il De profectibus in virtute di Plutarco. Tutte le parti inziali dei libri sono state lasciate in bianco per permettere l’aggiunta di titoli e rubriche. Il codice è del XV sec. e studiosi autorevoli hanno sostenuto che la mano che lo copia (insieme all’Urb. gr. 32) è quella di Leonardo Bruni. Tuttavia non vi sono altre evidenze al riguardo eccetto una nota latina presente nelle carte iniziali (le vecchie carte di guardia del codice, attuale f. IIv) che riporta «manu Leonardi Aretini». Tra i ff. 90v e 102r mancano 11 ff., stando alla numerazione, tuttavia sono presenti i talloni solamente di 2 ff.
Il manoscritto presenta al f. 1r una cornice con stemma di Federico da Montefeltro (stemma ducale), probabilmente successivo alla copia del codice. Se si presuppone l’ipotesi di attribuzione al Bruni, il codice potrebbe essere stato scritto nel secondo quarto del XV sec.
I fogli trascritti sono i seguenti: ff. 1r e 31r-32v, Plato, Philebus; ff. 102r-104r Basilius Caesariensis, De legendis gentilium libris. Si annota il f. 31r.
Bibliografia
PERRIA, Γραφίς, p. 159. Biblioteca Apostolica Vaticana e Pinakes.
Descrizioni interne
1r-46v
Philebus
46v-90r
Cratylus
102r-114v
De legendis gentilium libris
114v-129r
Quomodo quis suos in virtute sentiat profectus
- Locus:
- 114v-129r
- Titolo supplito:
- Quomodo quis suos in virtute sentiat profectus
- Titolo uniforme:
- Quomodo quis suos in virtute sentiat profectus (Plutarchus, c. 50-127)
- Lingua:
- Greco.
- Alfabeto:
- Greco.
- Fonte:
- C. Stornajolo, Codices urbinates graeci Bibliothecae Vaticanae descripti, Romae 1895, p. 39.