Urb.lat.52
Manuscript information
- Resource type:
- Manuscript
- Collection:
- Urb.lat.
- Shelfmark:
- Urb.lat.52
- Library:
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Date:
- sec. XV med
- Beginning date:
- 1451
- Ending date:
- 1474
- Country:
- Italia
- Place:
- Firenze
- Support:
- membr.
- Height:
- 375
- Width:
- 254
- Extent:
- III. 302. I
- Content:
- "In hoc ornatissimo codice continentur opera sanctissimi atque beatissimi Ieronimi que in circum pictis circulis adnotata cernuntur. De locis Hebreis. De nominibus Hebreis. De questionibus Hebraicis. De Mansionibus Isdraellitici populi. Super Eclesiasten. Super Marcum. Super Matheum. Super Epistulam Pauli ad Titum. Super Epistulam Pauli ad Philemonem. Didimus de Spiritu Sancto a Ieronimo translatus" (f. 1v).
- Overview:
- S. Girolamo, Opere varie e sua traduzione del De Spiritu Sancto di Didimo il Cieco.
Description
- Collation:
- 31 fascicoli: 1-4 quinioni (ff. 2-11, 12-21, 22-31, 32-41), 5 quaternione (ff. 42-49), 6-14 quinioni (ff. 50-59, 60-69, 70-79, 80-89, 90-99, 100-109, 110-119, 120-129, 130-139), 15 ternione (ff. 140-145), 16-30 quinioni (ff. 146-155, 156-165, 166-175, 176-185, 186-195, 196-205, 206-215, 216-225, 226-235, 236-245, 246-255, 256-265, 266-275, 276-285, 286-295), 31 quaternione (ff. 296-303). Fogli di guardia membranacei (ff. [I], [II], 1; f. 1v con antiporta miniata; f. [III], guardia posteriore). Bianchi i ff. [I]r-[II]v, 1r, 49v, 145v, 165r-v, 303v.
- Layout:
- Testo a piena pagina; rr. 38/ll. 38, la scrittura inizia sopra la prima riga. Rigatura a colore (tipo Derolez 31). Presentano rigatura anche i ff. 49v, 145v, 165r-v, 303v, bianchi. Specchio rigato (f. 16r): 375 (48+232+95) x 254 (32+7+135+7+73) mm. Visibili tre fori di costruzione su ciascun foglio, due dei quali lungo il margine interno, rispettivamente al di sopra e al di sotto delle righe delimitanti lo specchio scrittorio, e uno nell’angolo inferiore esterno.
- Foliation:
- Manuale, in numeri arabi, apposta in inchiostro bruno nell’angolo superiore destro dei ff. 1-303; non numerati i ff. [I], [II], [III].
- Writing - Note:
- Umanistica di unica mano in inchiostro bruno. Albinia de la Mare identifica il copista con «Hubertus W.», forse di origine oltremontana, attivo per Vespasiano da Bisticci, per il quale fra il 1462 e il 1465 copiò molti dei manoscritti fiesolani. La studiosa riconosce la sua mano in 42 manoscritti, due dei quali sottoscritti (Fies. 19 «Hubertus» e Fies. 27 con iniziali «H.W.»); tra di essi vi sono, oltre al nostro codice, 6 manoscritti urbinati (Urb. lat. 36, 79, 184, 322, 400, 449). La De la Mare gli attribuisce inoltre l’aggiunta delle figure nell’Urb. lat. 881, esemplato da Sinibaldus C. (cf. De la Mare, New research, p. 459-460 nr. 32, p. 504-505; Ead., Vespasiano da Bisticci, p. 94 e ntt. 69 e 70; si veda anche Derolez, La codicologie des manuscrits, I, p. 140 nr. 156).
- Decoration:
- Già ad apertura, il codice rende immediatamente visibile la sua appartenenza alla libraria di Federico da Montefeltro: come accade infatti per la grande maggioranza dei codici del fondo Urbinate, il ms. presenta il dittico figurativo costituito dall’antiporta e dalla pagina di incipit. Al codice lavora Francesco Rosselli, importante miniatore fiorentino al servizio di Vespasiano da Bisticci (Garzelli, I miniatori fiorentini di Federico, p. 129; Garzelli, Rosselli, Francesco, p. 914-916; Labriola, Scheda nr. 3, p. 153; Ead., Repertorio dei miniatori fiorentini, p. 231). In questo volume, egli costruisce una pagina di incipit giocata su un doppio registro, quello leggerissimo del fregio marginale intercalato da preziose candelabre, inconfondibile cifra stilistica dell’artista, e quello altrettanto raffinato del san Girolamo nella E di Eusebius qui, l’uno e l’altro elementi che qualificano la prima fase della sua attività per la collezione urbinate. Seppure pervasi da un’intenzione di omogeneità, diversi sono i modi dell’antiporta e delle iniziali fitofloreali all’interno del ms.; l’uso di una tavolozza pittorica complessivamente più vivace, rispetto a quanto mostra invece la pagina di incipit, la maggiore varietà nelle forme dei fiori e il disegno più carico, sono tutti elementi che fanno pensare all’intervento di un’altra officina, che si può riferire al Maestro del San Giovanni Cristostomo vaticano, solo di recente individuato come miniatore autonomo rispetto a Bartolomeo di Domenico di Guido (Labriola, Scheda nr. 1, p. 141; Ead., Repertorio dei miniatori fiorentini, ibid., p. 229; per Bartolomeo cf. Bollati, Bartolomeo di Domenico di Guido, p. 63-64).
- Decoration - Note:
- 1 antiporta (f. 1v, mm 310x235) con corona fiorita attorno a un clipeo centrale (mm 100) che mostra, in scrittura capitale in linee alternativamente in oro e in blu, il contenuto generale del manoscritto; tutt’intorno, dodici clipei minori (mm 31) con i titoli delle singole opere; due di essi ospitano le fiammelle inquartate con le lettere FD e lo stemma, anch’esso inquartato, di Federico da Montefeltro; 1 pagina di incipit (f. 2r), con fregio fiorito policromo (verde, rosa, azzurro), piccoli globi aurei ed elementi all’antica, in esso tre clipei mostrano le insegne federiciane della bombarda rovesciata, dell’ermellino e delle fiammelle inquartate con le lettere FD. Al centro del bas-de-page due putti alati sorreggono un clipeo con l’insegna federiciana inquartata. 22 iniziali maggiori (mm 54x48, media), di cui 1 figurata su campo blu filigranato in oro e con corpo in lamina metallica (f. 2r), 1 in littera mantiniana (f. 2r) in argento ossidato su campo blu puntinato in oro e girare d’acanto fiorito, 2 campite (ff. 25v, 104r) con corpo in foglia d’oro e campo in rosa, blu, verde con filigrane a biacca, 18 iniziali (ff. 25r, 50r, 51r, 75r, 82v, 91v, 93r, 104r, 146r, 147r, 166r, 167v, 252r-v, 274r, 275r, 282r, 282v) con corpo in foglia d’oro su campo fiorito policromo (verde, blu, rosa). Numerose iniziali medie calligrafiche (mm c. 15x15) in rosso e in blu in vedetta; rubricati incipit, explicit, titoli delle opere, titoli correnti al centro del margine superiore.
- Binding - Note:
- Coperta in pelle rossa su quadranti di cartone, decorata con cornice dorata a triplo filetto. Dorso a 8 compartimenti, delimitati da 7 doppi nervi. Nel primo compartimento antica segnatura “96 / VR∙B∙” (cf. Storia) impressa in oro, incorniciata da doppio filetto dorato; negli altri compartimenti elementi araldici (un monte di sei cime sormontato da una stella a sei punte) dello stemma di Alessandro VII (1655-1667) impressi in oro e inseriti in una cornice dorata a doppio filetto. Tagli dorati. La legatura è databile tra il 1657, anno di arrivo dei codici urbinati in Biblioteca Vaticana, e il 1667, anno di morte di papa Alessandro VII. L’“Indice vecchio” descrive una legatura «In viridi» (cf. Storia).
- Signatures:
- Segnatura a registro nell’angolo inferiore destro del recto dei fogli che compongono la prima metà dei fascicoli, talvolta eliminata dalla rifilatura, del tipo A1-A5 (ff. 2r-6r), b1-b5 (ff. 12r-16r) etc.
- Catchwords:
- Richiami orizzontali, vergati con lo stesso inchiostro del testo nel margine inferiore del verso dell’ultimo foglio dei fascicoli; assenti ai ff. 49v, 145v e 165v (fogli bianchi).
- Heraldry:
- Araldica di Federico di Montefeltro: f. 1v, fiammelle inquartate con le lettere FD; stemma inquartato; f. 2r, bombarda rovesciata ed esplodente, ermellino con filatterio, fiammelle inquartate con le lettere FD, stemma inquartato.
- Motto:
- f. 2r, "Non mai", nel filatterio dell'ermellino, appena intuibile con una lente di ingrandimento.
- General note:
- Per questo ms. cf. anche E. Anzellotti, Urb. lat. 52, in Catalogo dei codici miniati della Biblioteca Vaticana. II. I manoscritti Urbinati, a cura di S. Maddalo - E. Ponzi, con la collaborazione di C. Paniccia, Città del Vaticano (Studi e testi), in corso di elaborazione.
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- History:
- Il codice è appartenuto a Federico da Montefeltro, il cui stemma è presente al f. 2r, ed è registrato nel cosiddetto “Indice vecchio”, compilato intorno al 1487 dal bibliotecario Agapito (Urb. lat. 1761, f. 2r: «Hieronymus de locis ex Genesi. Hebraeis: de Nominibus hebraeis de Quaestionibus Hebraicis de Mansionibus Israelitici populi: In Ecclesiastem: In Marcum. In Matthaeum. In Epistolam pauli ad Titum. In Epistolam Pauli ad Philemonem. Hieronymi traductio ex Dydimo de spiritu sancto. In viridi»; edito in Stornajolo, Cod. Urb. Graeci, p. LXI, nr. 27). La collezione dei duchi di Urbino giunse in Vaticana nel 1657. L’antica segnatura “96”, impressa in oro sul primo compartimento del dorso e segnata a penna nell’angolo superiore interno di f. 1v e nell’angolo inferiore interno di f. 2r, è relativa all’inventario vaticano di Stefano Gradi (Urb. lat. 1388, f. [20bis]r; cf. Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1001-1779, p. I). Timbri della Biblioteca Apostolica Vaticana ai ff. [I]r, 1r, 303r.
- Bibliography:
- Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1-500, p. 66-67.
- Other name:
- Federico da Montefeltro, duca d'Urbino, 1422-1482 [owner]
Hubertus W., f. 1462-1474 [scribe]
Alexander PP. VII, 1599-1667 [person]
Rosselli, Francesco, c. 1448-c. 1513 [artist]
Maestro del San Giovanni Crisostomo vaticano, f. 1470-1475 [artist]
Curatorial narrative
Il codice, di formato medio-grande confezionato con una pergamena di alta qualità molto ben lavorata, già ad apertura rende immediatamente visibile la sua appartenenza alla libraria di Federico da Montefeltro: come accade infatti per la grande maggioranza dei codici del fondo Urbinate, il ms. presenta il dittico figurativo costituito dall’antiporta e dalla pagina di incipit.
Incluso nel catalogo di Stornajolo (Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1-500, pp. 66-67), che dava anche una sintetica descrizione dell’apparato decorativo, Annarosa Garzelli lo assegnò in toto a Francesco Rosselli (c. 1448-c. 1513; Garzelli, I miniatori fiorentini di Federico, p. 129). Proveniente da una celebre famiglia fiorentina di artisti, egli si formò forse alla bottega di Francesco di Antonio del Chierico (1433-1484; Bollati, Francesco di Antonio del Chierico, pp. 228-232) ed ebbe interessi per l’arte orafa, la cartografia, forse anche per la pittura di grande formato (Galizzi, Rosselli, Francesco, p. 914), tutte attitudini spesso individuabili nelle opere a lui attribuite. È partire dagli anni ’70 del Quattrocento che Vespasiano da Bisticci incluse Rosselli nella cerchia di miniatori che a più riprese lavorarono alla composizione della libraria di Federico da Montefeltro, della quale l'Urb. lat. 52 è appunto un esemplare.
L’attribuzione del codice a tale artista, con una datazione «entro l’agosto del 1474», è stata ripresa e ampliata da Ada Labriola in Ornatissimo codice, nella scheda dell'Urb. lat. 93 e nel Repertorio dei miniatori fiorentini (Labriola, Scheda nr. 3, p. 153; Ead., Repertorio dei miniatori fiorentini, p. 231). Qui ella propone un breve catalogo del miniatore fiorentino, soprattutto in rapporto al ritratto di Girolamo nella pagina di incipit dell'Urb. lat. 52, accostato sia alla figura di san Bernardo a f. 8r dell'Urb. lat. 93 sia alla scena di dedica a f. 2r del celeberrimo Tolomeo, Urb. lat. 277, senza tralasciare alcune delle immagini a lui attribuite nella Bibbia di Federico (per es., Urb. lat. 1, f. 195r-v; Urb. lat. 2, f. 1v). Nell'Urb. lat. 52, Rosselli costruisce una pagina di incipit giocata su un doppio registro, quello leggerissimo del fregio marginale intercalato da preziose candelabre, inconfondibile cifra stilistica del miniatore, e quello altrettanto raffinato del san Girolamo nella E di Eusebius qui, l’uno e l’altro elementi che qualificano la prima fase della sua attività per la collezione urbinate (per la quale cfr. ancora Labriola, I miniatori fiorentini, pp. 60-61). È infatti possibile ricondurre molti esemplari urbinati a lui e alla sua bottega, probabilmente molto articolata a giudicare dal numero cospicuo di mss. che presentano un apparato decorativo à la Rosselli (per es. Urb. lat. 400, Urb. lat. 416, Urb. lat. 441). Il f. 2r si completa della A di Ararat Armenia, le forme della quale sono anch’esse peculiari dell’imagerie rosselliana (cfr. Urb. lat. 182, Urb. lat. 491), come del resto lo è l’uso della puntinatura in oro per i fondi nei clipei con gli emblemi e gli stemmi federiciani (cfr. i mss. sin qui citati).
Seppure pervasi da un’intenzione di omogeneità, diversi sono i modi dell’antiporta e delle iniziali fitofloreali all’interno del codice, diversità segnalata già nel 1950 nel catalogo della mostra Miniature del Rinascimento (pp. 50-51), dove però l’apparato delle lettere incipitarie era assegnato a un’altra mano ancora. L’uso di una tavolozza pittorica complessivamente più vivace e con una predilezione per i toni più accesi, rispetto a quanto mostra invece la pagina di incipit, la maggiore varietà nelle forme dei fiori – taluni molto peculiari, come la terminazione a fiordaliso – e il disegno più carico, sono tutti elementi che fanno pensare all’intervento di un’altra officina, da riferire al Maestro del San Giovanni Cristostomo Vaticano, solo di recente individuato come miniatore autonomo rispetto a Bartolomeo di Domenico di Guido, con il quale però probabilmente collaborò (Labriola, Scheda nr. 1, p. 141; Ead., Repertorio dei miniatori fiorentini, ibid., p. 229; per Bartolomeo cfr. Bollati, Bartolomeo di Domenico di Guido, pp. 63-64). Particolarmente impegnato nelle decorazioni a carattere fitofloreale, la sua attività si può individuare in un corpus di mss. urbinati, come gli Urb. lat. 9 e 39 – dove le antiporte sono pressoché sovrapponibili a quella dell’Urb. lat. 52 –, o come gli Urb. lat. 64 e 127. Del resto, non è impossibile pensare a una compresenza dei due miniatori nell'Urb. lat. 52, sia per ragioni storiche collegate all’attività di Vespasiano – entrambi gli artisti gravitavano infatti nell’orbita del cartolaio fiorentino –, sia per ragioni codicologiche: la pagina di incipit, quella attribuita a Rosselli, è infatti realizzata sul primo quinione, fascicolo privo di qualsiasi altro intervento decorativo e del tutto indipendente sia dall’antiporta sia dal resto dei fascicoli, dove invece interviene il Maestro del San Giovanni Crisostomo Vaticano – nel caso delle iniziali decorate all’interno del codice, si potrebbe inoltre pensare alla presenza di un aiuto di bottega, data la qualità leggermente diversa rispetto a quanto visibile nell’antiporta.
Parts of this manuscript
252r-273v
Sancti Hieronymi in epistola Pauli ad Titum
- Locus:
- 252r-273v
- Title:
- Sancti Hieronymi in epistola Pauli ad Titum
- Uniform title:
- Commentarii in quattuor epistulas Paulinas (Hieronymus, s., 342/347-419). Ad Titum
- Incipit text:
- Paulus servus Dei [...]. In epistola ad Romanos (f. 252v)
- Incipit preface:
- Licet non sint digni in fide (f. 252r)
- Explicit text:
- benedictus qualem benedicens prebere voluisset (f. 273v)
- Explicit preface:
- quorum doctrina vel consolatione confoverentur (f. 252r)
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM78.2.
274r-281v
Expositio sancti Hieronymi in epistola Pauli ad Phylemonem
- Locus:
- 274r-281v
- Title:
- Expositio sancti Hieronymi in epistola Pauli ad Phylemonem
- Uniform title:
- Commentarii in quattuor epistulas Paulinas (Hieronymus, s., 342/347-419). Ad Philemonem
- Incipit text:
- Paulus vinctus [...]. Prepostero ordine atque perverso (f. 275r)
- Incipit preface:
- Qui volunt inter epistolas Pauli (f. 274r)
- Explicit text:
- quotiens auditus et lectus edificat (f. 281v)
- Explicit preface:
- ipsa verba apostoli ponenda sunt (f. 274v)
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM78.2.
166r-251v
Expositio beati Hieronymi presbiteri super Evangelium secundum Matheum
- Locus:
- 166r-251v
- Title:
- Expositio beati Hieronymi presbiteri super Evangelium secundum Matheum
- Uniform title:
- Commentarii in Evangelium Matthaei (Hieronymus, s., 342/347-419)
- Incipit text:
- Liber generationis [...]. In Ysaia legimus: Generationem (f. 167v)
- Incipit preface:
- Plures fuisse qui evangelia scripserint (f. 166r)
- Explicit text:
- in qua se scit futurum cum apostolis (f. 251v)
- Explicit preface:
- armariolo sibi postea scribenda concludat (f. 167v)
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM78.2.
104r-145r
Expositio Hieronymi presbiteri super Ecclesiasten
- Locus:
- 104r-145r
- Title:
- Expositio Hieronymi presbiteri super Ecclesiasten
- Uniform title:
- Commentarius in Ecclesiasten (Hieronymus, s., 342/347-419)
- Incipit text:
- Verba Ecclesiastis [...]. Tribus nominibus vocatum (f. 104r)
- Incipit preface:
- Memini me ante hoc ferme quinquennium (f. 104r)
- Explicit text:
- dicunt malum bonum et bonum malum (f. 145r)
- Explicit preface:
- veritatis amisso opinionum rivulos consectarer (f. 104r)
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM78.3.
146r-164v
Expositio beati Hieronymi presbiteri in Marcum evangelistam
- Locus:
- 146r-164v
- Title:
- Expositio beati Hieronymi presbiteri in Marcum evangelistam
- Uniform title:
- Commentarius in Evangelium secundum Marcum (Hieronymus, s., 342/347-419. Opere spurie e dubbie)
- Incipit text:
- Initium evangelii [...]. Kata Marcum evangelium (f. 147r)
- Incipit preface:
- Omnis scriba doctus in regno celorum (f. 146r)
- Explicit text:
- cum Matheo et Luca concordans enarrat (f. 164v)
- Explicit preface:
- cum gaudio metamus in celo (f. 146v)
- General note:
- A f. 164v in fine sono aggiunte le seguenti parole: "Hunc libellum breviter comprehensum qui imitando perscrutaverit regna et patebunt eterna. Lege ergo et imitare assidue".
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM78.3.
93r-103v
Tractatus sancti Hieronymi presbiteri de mansionibus Israelitici populi
- Locus:
- 93r-103v
- Title:
- Tractatus sancti Hieronymi presbiteri de mansionibus Israelitici populi
- Supplied title:
- Epistola LXXVIII seu liber exegeticus ad Fabiolam.
- Uniform title:
- Epistulae (Hieronymus, s., 342/347-419). 78, Liber exegeticus ad Fabiolam
- Incipit text:
- In septuagesimo septimo psalmo quem iuxta
- Explicit text:
- prevaricatores autem corruent in illis
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM79.1.
25r-49r
Hieronymi presbiteri Liber de nominibus Hebreis
- Locus:
- 25r-49r
- Title:
- Hieronymi presbiteri Liber de nominibus Hebreis
- Supplied title:
- Liber de nominibus hebraicis.
- Uniform title:
- Liber interpretationis Hebraicorum nominum (Hieronymus, s., 342/347-419)
- Incipit text:
- Aethiopia tenebre vel caligo Assiriorum (f. 25v)
- Incipit preface:
- Philo vir disertissimus Iudeorum Origenis (f. 25r)
- Explicit text:
- temptatio Satan adversarius sive prevaricator (f. 49r)
- Explicit preface:
- sunt nobis videantur interpretatione variari (f. 25v)
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM79.1.
2r-25r
Liber locorum beati Hieronymi
- Locus:
- 2r-25r
- Title:
- Liber locorum beati Hieronymi
- Uniform title:
- De situ et nominibus locorum Hebraicorum (Hieronymus, s., 342/347-419)
- Incipit text:
- Ararat, Armenia. Si quidem in montibus Ararat (f. 2r)
- Incipit preface:
- Eusebius qui a beato Pamphilo martire (f. 2r)
- Explicit text:
- immolat victimas iuxta fontem Rogel (f. 25r)
- Explicit preface:
- ita terrae coherentia supergredi posse me credo (f. 2r)
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM79.1.
50r-74v
Hebraicae questiones in libro Geneseos
- Locus:
- 50r-74v
- Title:
- Hebraicae questiones in libro Geneseos
- Supplied title:
- Quaestiones hebraicae in Genesim.
- Uniform title:
- Liber quaestionum hebraicarum in Genesim (Hieronymus, s., 342/347-419)
- Incipit text:
- In principio fecit [...]. Plerique estimant sicut in altercatione (f. 51r)
- Incipit preface:
- Qui in principiis librorum debebam (f. 50r)
- Explicit text:
- qui servientes altari vivant de altari (f. 74v)
- Explicit preface:
- parvulos et in angulis garrire tenebrosis (f. 50v)
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM79.1.
282r
Praefatio sancti Ieronimi in libro sancti Didimi Greci monachi Alexandrini de Spiritu Sancto ab eodem translato
- Locus:
- 282r
- Title:
- Praefatio sancti Ieronimi in libro sancti Didimi Greci monachi Alexandrini de Spiritu Sancto ab eodem translato
- Uniform title:
- Prologus in libro Didymi de Spiritu Sancto (Hieronymus, s., 342/347-419)
- Incipit text:
- Dum in Babilone versarer et purpuratae
- Explicit text:
- tam suo nomine q(uam) simplicitate verborum
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM79.1.
- Other name:
- Didymus Caecus, c. 313-c. 398 [person]
75r-93r
Explanatio beati Ieronymi Hebraicarum questionum primi libri Regum
- Locus:
- 75r-93r
- Title:
- Explanatio beati Ieronymi Hebraicarum questionum primi libri Regum
- Supplied title:
- Quaestiones Hebraicae in libros Regum et Paralipomenon.
- Uniform title:
- Quaestiones hebraicae in libros I-III Regum (Hieronymus, s., 342/347-419. Opere spurie e dubbie)
- Incipit text:
- Fuit vir unus [...]. Ramathaim interpretatur excelsa duo
- Explicit text:
- qui domum Domini in Ierusalem fabricaret
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Bibliography:
- IAM79.2.
282v-303r
Liber sancti Didimi Greci monachi Alexandrini de Spiritu Sancto a beato Ieronimo translatus
- Locus:
- 282v-303r
- Title:
- Liber sancti Didimi Greci monachi Alexandrini de Spiritu Sancto a beato Ieronimo translatus
- Supplied title:
- De Spiritu Sancto - Interpretatio latina s. Hieronymi
- Uniform title:
- De Spiritu Sancto (Didymus Caecus, c. 313-c. 398). Latino
- Incipit text:
- Omnibus quidem que divina sunt
- Explicit text:
- nostram nostri non ignorare sermoni
- Language:
- Latino.
- Alphabet:
- Latino.
- Other name:
- Hieronymus, s., 342/347-419 [translator]
- Source of information:
- IAM54