The Library of a 'Humanist Prince' Federico da Montefeltro and His Manuscripts [by M.G. Critelli]

Urb.lat.1221

Manuscript information

Resource type:
Manuscript
Collection:
Urb.lat.
Shelfmark:
Urb.lat.1221
Library:
Biblioteca Apostolica Vaticana
Date:
sec. XV med
Beginning date:
1451
Ending date:
1474
Country:
Italia
Place:
Urbino
Support:
membr.
Height:
280
Width:
199
Extent:
III. 133
Content:
"In hoc codice continentur Stratagemata Frontini et Vegetius De re militari" (f. 1v).
Overview:
Frontino, Stratagemata; Vegezio, Epitoma de re militari.
Exhibit Tags:
Maestri dello scriptorium urbinateantiporta miniataIniziali miniate

Description

Collation:
14 fascicoli: 1-6 quinioni (ff. 2-11, 12-21, 22-31, 32-41, 42-51, 52-61), 7 ternione (ff. 62-67), 8 quaternione (ff. 68-75), 9-14 quinioni (ff. 76-85, 86-95, 96-105, 106-115, 116-125, 126-[134] [-1]). Fogli di guardia membranacei (ff. [I], [II], 1). Bianchi i ff. [I]r-[II]v, 1r, 64v-67v, 72r-73v, [133]r-[134]v. La regola di Gregory non è sempre rispettata e ciò avviene ai ff. 4v-5r, 8v-9r, 12v-13r, 20v-21r, 68v-69r, 74v-75r, 88v-89r, 89v-90r, 91v-92r, 92v-93r, 97v-98r, 99v-100r, 101v-102r, 103v-104r, 108v-109r, 112v-113r, 129v-130r, 131v-132r.
Layout:
Testo a piena pagina; rr. 29/ll. 28, la scrittura inizia sotto la prima riga, con alcune eccezioni: rr. 30/ll. 29 ai ff. 68r-75v, 89r-v, 92r-v, 95r-v, 97r-104v; rr. 29/ll. 29 al f. 76r (ultima linea di scrittura sotto l’ultima riga); rr. 29/ll. 27 ai ff. 130r e 131r (la scrittura inizia sotto la seconda riga) e ai ff. 18r, 79r (l’ultima riga rimane priva di scrittura). Rigatura prevalentemente a colore (tipo Derolez 12): talvolta sono a colore solo le rettrici, mentre le righe di giustificazione sono a secco (es. ff. 3r-v, 4r-v), soprattutto sul lato pelo (es. ff. 6r, 13v, 39r, 96v). Presentano rigatura anche i ff. 1r, 64v-67v, 72r-73v, [133]r-[134]v, bianchi. Specchio rigato (f. 17r): 280 (25+177+78) x 199 (27+113+59) mm. Visibili i fori di squadratura in corrispondenza delle righe di giustificazione, ma solamente i due lungo il margine superiore (es. ff. 12, 71) o i due lungo quello inferiore (es. ff. 86, 88) perché prevalentemente eliminati dalla rifilatura. È presente un foro di guida anche per la rettrice maggiore, sul margine laterale esterno (ff. 93, 94, 95).
Foliation:
Manuale, apposta in inchiostro bruno nell’angolo superiore destro dei ff. 1-132; fogli di guardia e ff. [133]-[134] non numerati.
Writing - Note:
Umanistica, attribuita alla mano di Federico Veterani, copista di Federico da Montefeltro (cf. Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1001-1779, p. 226: «Codex pulchra littera scriptus erroribus tamen scatet, uti omnes codices exarati manu Friderici Veterani, cuius scripturam agnoscere mihi videor»; Bénédictins du Bouveret, Colophons de manuscrits occidentaux, II, p. 126 nr. 4538). Discussa è la sua attività di miniatore. Fu inoltre autore di componimenti e versi d’occasione in latino e italiano. Insieme a Matteo Contugi fu uno dei copisti più noti e attivi alla corte di Urbino. In una nota all’Urb. lat. 419 (f. 161r), databile 1471-1472, afferma che tale manoscritto fu il primo da lui copiato, quando era adolescente, sebbene rivendichi lo stesso primato in una nota aggiunta all’Urb. lat. 651 (f. 136v), datato 1471. In una nota all’Urb. lat. 351 (f. CCCLXXXIIr) afferma di aver vergato più di 60 manoscritti e che questo fu l’ultimo codice da lui esemplato, a causa della morte di Federico («et cu(m) circiter sexaginta volumina exaraverit ultimu(m) hoc fuit ob principis interitu(m) cuius eterne dolendu(m) est», f. CCCLXXXIIr). Morì sicuramente dopo il 1526 poichè nell’Urb. lat. 324 (f. 216v) ricorda la morte di Elisabetta Gonzaga, avvenuta quell’anno. Per tutte le sue sottoscrizioni cf. Bénédictins du Bouveret, Colophons de manuscrits occidentaux, II, p. 123-126, nrr. 4518-4544; De la Mare, New research, p. 449 nt. 224; Derolez, La codicologie des manuscrits, I, p. 136 nr. 119 e II, p. 132-138. Cf. inoltre Stornajolo, Cod. Urb. Graeci, p. XXIV-XXVIII; Clough, Federigo Veterani, p. 772-783; Fachechi, Federico Veterani, p. 989; Fumian, Autografia, prassi di bottega, p. 55-66. La scrittura appare più serrata e compatta nell’opera di Frontino (ff. 2r-64r), più ampia e spaziosa in quella di Vegezio (ff. 68r-132v). Frequenti note e correzioni marginali dal ductus corsivo, prevalentemente di unica mano (es. ff. 18r, 49r, 89r): è stato osservato che i codici vergati da Veterani sono in generale «poco corrett[i], arbitrar[i] nelle interpolazioni, lacunos[i] per brevi omissioni dovute alla disattenzione del copista» (Campano, Braccii Perusini vita, p. XVIII; cf. anche Reeve, The transmission of Vegetius’s Epitoma, p. 258 nt. 37).
Decoration:
Il ms. è parte di un più ampio corpus di codici che Cecilia Martelli ha proposto di assegnare al cosiddetto scriptorium urbinate – una ‘struttura’ per la produzione miniata, sulla quale, tuttavia, le conoscenze sono ancora esigue –, una realtà che ebbe sviluppo soprattutto negli anni del ducato di Federico (1474-1482), ma non solo (cf. oltre e gli Urb. lat. 419-420 e 651 e gli Urb. lat. 423, 424, 425), e nella quale lavora un gruppo di miniatori ‘locali’, affiancati e coadiuvati da personalità artistiche di rilievo provenienti da fuori (cf. anche ms. Urb. lat. 427; Martelli, Il Petrarca miniato, p. 2-22; Ead., I codici di produzione urbinate, p. 69-77; Ead., Scheda nr. 8, p. 169-173; Ead., The Production of Illuminated Manuscripts, pp. 43-49). Cospicuo il catalogo di esemplari a essi riconducibile, che nella maggior parte dei casi li vede al lavoro esclusivamente sull’apparato decorativo – sovente anche l’unico intervento artistico presente tra quei fogli –, declinato in maniera omogenea in una sorta di originale pastiche di stilemi di diversa sorgente, riconoscibili anche nell’Urb. lat. 1221: l’antiporta à la fiorentina; il cappio intrecciato dai colori intensi di derivazione ferrarese; i fregi a bianchi girari, anch’essi nei modi nord-italiani o di gusto romano, abitati da putti e animali.
Decoration - Note:
1 antiporta (f. 1v), all’interno di un clipeo laureato in blu e bacche rosse (mm 95), con nastri rossi e listelli aurei, su sei linee di capitale in oro è indicato il contenuto del ms.; il clipeo è inscritto in un quadrato laureato (mm 118) a sua volta contenuto in una ghirlanda (mm 150) filigranata a inchiostro bruno, fiori policromi (porpora, blu, verde, giallo, ocra) e globi aurei cigliati. 2 pagine di incipit: a f. 2r, sui quattro margini cornice filigranata a inchiostro bruno con fiori policromi (porpora, blu, verde, giallo, ocra), globi aurei cigliati, volatili e farfalle, nella quale si susseguono elementi a cappio intrecciato, anch’essi policromi e su fondo in foglia d’oro; araldica di Federico da Montefeltro con stemma all’interno di un clipeo laureato sorretto da due putti alati (cf. Stemma e Motto); rubrica su tre linee in capitale a inchiostro oro. A f. 74r, sul margine interno e su metà di quelli superiore e inferiore, fregio a bianchi girari su fondo policromo (verde, blu, porpora, foglia d’oro), con elementi a cappio intrecciato, abitato da volatili e farfalle, contenuto entro un doppio listello aureo decorato anche da globi cigliati; rubrica e incipit del testo in capitale, disposti su quattro e cinque linee di scrittura. 9 iniziali maggiori (mm 42x46, media) di diverse tipologie decorative: 1 (f. 2r) mantiniana e su campo in lamina metallica aurea, decorata con il motivo del cappio intrecciato, fiori e frutti, nei colori del blu, del porpora, del verde, del giallo; 8 (ff. 18v, 40r, 52r, 68r, 74r, 87v, 93r, 117r) con corpo in foglia d’oro e a bianchi girari su fondo policromo (blu, verde, porpora) e globi aurei cigliati. Numerose iniziali medie (mm 24x24 c.) con corpo in foglia d’oro e campite in blu, in verde, in porpora, spesso accompagnate da letterine guida a inchiostro bruno; tra i ff. 68r e 71v, capilettera in vedetta e alternativamente in blu e in rosso, accompagnati da letterine guida; rubricati incipit, explicit e indicazioni dei capitoli nel De re militari di Vegezio; capilettera disposti in vedetta.
Binding - Note:
Coperta in pelle marrone su quadranti di cartone. Dorso a 5 compartimenti, delimitati da 4 doppi nervi. Nel primo compartimento antica segnatura “1160 / VR∙B∙” (cf. Storia) impressa in oro, incorniciata da doppio filetto dorato; nel terzo e nel quarto elementi araldici (la pignatta) dello stemma di Innocenzo XII (1691-1700); nel quinto stemma del card. Bibliotecario (1681-1693) Lorenzo Brancati di Lauria. La legatura è dunque databile agli anni 1691-1693. Tagli dorati. L’“Indice vecchio” descrive una legatura «In Rubro» (cf. Storia).
Signatures:
Segnatura a registro nell’angolo inferiore destro del recto dei fogli che compongono la prima metà dei fascicoli, quasi completamente eliminata dalla rifilatura ma visibile ai ff. 78-79 (i3-i4) e 118 (n3). Tracce di numerazione che folia la metà di alcuni fascicoli, alcune volte la prima metà (ff. 77-88, 101-105), altre volte la seconda metà (ff. 91-95, 111-115).
Catchwords:
Richiami verticali nel senso alto-basso, vergati con lo stesso inchiostro del testo nel margine inferiore del verso dell’ultimo foglio dei fascicoli all’esterno della riga di giustificazione; assente al f. 67v (bianco).
Heraldry:
Araldica di Federico da Montefeltro: f. 2r, scopetta; entro un clipeo nastriforme, ermellino con cartiglio e motto; stemma bandato d’azzurro e d’oro di 6 pezzi, all’aquila di nero sulla prima banda d’oro, accompagnato da un cartiglio con le lettere rubricate FC ripetuta due volte, al di sotto del clipeo è visibile la bombarda rovesciata ed esplodente (replicata, benché non rovesciata, alla base del margine interno).
Motto:
f. 2r, "Non mai", all’interno del filatterio dell’ermellino.
General note:
Per questo ms. cf. anche C. Martelli, Urb. lat. 1221, in Catalogo dei codici miniati della Biblioteca Vaticana. II. I manoscritti Urbinati, a cura di S. Maddalo - E. Ponzi, con la collaborazione di C. Paniccia, Città del Vaticano (Studi e testi), in corso di elaborazione.
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.
History:
Il manoscritto fu realizzato per Federico da Montefeltro, il cui stemma è presente al f. 2r, ed è registrato nel cosiddetto “Indice vecchio”, compilato intorno al 1487 dal bibliotecario Agapito (Urb. lat. 1761, f. 62v: «Frontinus de Stratagematis. Vegetius de Re militari. Codex ornatissimus In Rubro»; edito in Stornajolo, Cod. Urb. Graeci, p. CXIII, nr. 428). La collezione dei duchi di Urbino giunse in Vaticana nel 1657 sotto il pontificato di Alessandro VII. L’antica segnatura “1160”, impressa in oro nel primo compartimento del dorso e segnata a penna al f. 2r nell’angolo inferiore interno, è da riferire all’inventario vaticano di Stefano Gradi (Urb. lat. 1388, f. 90v; cf. Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1001-1779, p. XX). Timbri della Biblioteca Apostolica Vaticana ai ff. 1r, 2v, 132v.
Bibliography:
Stornajolo, Cod. Urb. lat. 1001-1779, p. 225-226.
Other name:
Federico da Montefeltro, duca d'Urbino, 1422-1482 [owner]
Brancati, Lorenzo, card., 1612-1693 [person]
Innocentius PP. XII, 1615-1700 [person]
Veterani, Federico, m. dopo il 1526 [scribe]
Maestri dello scriptorium di Federico da Montefeltro, sec. XV [artist]
Other author:
Stornajolo, Cosimo, sac., 1849-1923 [external]
Derolez, Albert [external]
De la Mare, Albinia Catherine, 1932-2001 [external]
Valentini, Roberto, 1880-1952 [external]
Reeve, Michael D. [external]

Curatorial narrative

L'Urb. lat. 1221 è un codice di formato medio-piccolo in pergamena consistente, ma ben lavorata; esso ha una facies raffinata, con una significativa profusione di oro in foglia, sempre di un certo spessore, e con un elegante equilibrio tra l’apparato grafico e quello decorativo.

Il ms. è parte di un più ampio corpus di codici che Cecilia Martelli ha proposto di assegnare al cosiddetto scriptorium urbinate (Martelli, Il Petrarca miniato, pp. 2-22; Ead., I codici di produzione urbinate, pp. 69-77; Ead., Scheda nr. 8, pp. 169-173; Ead., The Production of Illuminated Manuscripts, pp. 43-49), una realtà che ebbe sviluppo soprattutto negli anni del ducato di Federico (1474-1482), ma non solo (cfr. oltre e gli Urb. lat. 419-420 e 651 e gli Urb. lat. 423, 424, 425), e nella quale lavora un gruppo di miniatori ‘locali’, affiancati e coadiuvati da personalità artistiche di rilievo provenienti da fuori (cfr. anche Urb. lat. 427). Cospicuo il catalogo di esemplari a essi riconducibile, che nella maggior parte dei casi li vede al lavoro esclusivamente sull’apparato decorativo – sovente anche l’unico intervento artistico presente tra quei fogli –, declinato in maniera omogenea in una sorta di originale pastiche di stilemi di diversa sorgente, riconoscibili anche nell’Urb. lat. 1221 (Martelli, Il Petrarca miniato, pp. 2-22; Ead., I codici di produzione urbinate, pp. 69-77; Ead., Scheda nr. 8, pp. 169-173; Ead., The Production of Illuminated Manuscripts, pp. 43-49): l’antiporta à la fiorentina; il cappio intrecciato dai colori intensi di derivazione ferrarese; i fregi a bianchi girari, anch’essi nei modi nord-italiani o di gusto romano, abitati da putti e animali. All’interno di questo panorama, il Frontino-Vegezio urbinate è tuttavia particolarmente interessante poiché la presenza nella pagina di incipit dello stemma comitale, enfatizzato dal cartiglio parlante con le lettere FC reiterate per due volte, invita a riflettere sulla possibilità di anticipare la presenza a palazzo dei miniatori ‘locali’ (Martelli, I codici di produzione urbinate, pp. 76-77); di collocarla cioè in un qualche momento precedente agli inoltrati anni ’70 del Quattrocento. In tal senso, una via privilegiata per la riflessione potrebbe individuarsi nei rapporti che Federico intratteneva, sin dagli anni della sua educazione alla Ca’ Zoiosa di Vittorino da Feltre, con la corte dei Gonzaga e con l’ambiente culturale del quale essa era espressione (Martelli, I codici di produzione urbinate, pp. 76-77). Una riflessione che andrebbe affrontata anche in senso più ampio e con una visione d’insieme, soprattutto in rapporto alla non esigua produzione che coinvolse Federico Veterani.

Bibliografia generale

Parts of this manuscript

68r-132v

Vegetius Renatus, Flavius, Epitoma rei militaris (Vegetius Renatus, Flavius, c. 400)

Locus:
68r-132v
Author:
Vegetius Renatus, Flavius, c. 400 [internal]
Uniform title:
Epitoma rei militaris (Vegetius Renatus, Flavius, c. 400)
Rubric:
Incipit liber illustris domini Vegetii Renati comitis epithoma viri bellicosissimi et magnanimi. Ac institutoris rei bellice et militaris
Incipit:
Antiquis enim temporibus mos fuit (f. 74r)
Explicit:
usus quam vetus doctrina monstraverat (f. 132v)
General note:
Ai ff. 68r-71v precede l'indice dei capitoli. Nell'articolata tradizione manoscritta del testo di Vegezio (cf. Shrader, A Handlist of extant Manuscripts, p. 280-305; Reeve, The transmission of Vegetius's Epitoma, p. 243-354), il codice è indicato come testimone di una delle sette famiglie - denominata e1 - che discendono dal ms. Paris, BNF, lat. 6503 (sec. IX), siglato C. Il testo del manoscritto urbinate è abbreviato in alcuni punti, specialmente nel libro II; al f. 85r invece, al termine del lib. I, cap. 22 (expl. “cogatur extendi”), seguono sei righe che non fanno parte del testo di Vegezio (inc. “offitia mensorum est castra ordinare”, expl. “conclusi et ordinati in campo”), come una nota marginale segnala: “ista pars no(n) est de textu” (cf. Reeve, The transmission of Vegetius's Epitoma, p. 258 nt. 37, il quale, riferendosi al codice, osserva anche: “I had been surprised by the ignorance of Latin that underlies many of its numerous errors”).
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.
Other author:
Reeve, Michael D. [external]
Önnerfors, Alf [external]
Shrader, Charles Reginald, 1943- [external]

2r-64r

Frontinus, Sextus Iulius, Stratagemata Frontini de re militari

Locus:
2r-64r
Author:
Frontinus, Sextus Iulius, 30-114 [internal]
Title:
Stratagemata Frontini de re militari
Uniform title:
Stratagemata (Frontinus, Sextus Iulius, 30-114)
Incipit:
Cum ad instruendam rei militaris scientiam
Explicit:
navali et pedestri prelio victi sunt
General note:
L’opera di Frontino è suddivisa in 4 libri. La ricostruzione filologica dell’originale “corretto” ha condotto al riposizionamento, effettuato nel corso dell’Ottocento da Friedrich Haase (Ad Frontini Stratagemata II.9 et 12, p. 312-319) e poi da Edmund Hedicke (Über eine Blattversetzung im Frontin, p. 156-164), nel libro II di un passo che la tradizione manoscritta colloca al termine del libro IV. Tale passo (inc. “continerent”, expl. “victi sunt”) nel codice urbinate si trova effettivamente a conclusione dell'opera (ff. 63v-64r; ed. Ireland, p. 63-64), dopo le parole "cum in agmine milites" (ed. Ireland, p. 113); la sua posizione viene segnalata a margine con una piccola croce (f. 63v, l. 18). Sulla questione cfr. Ireland, p. XX-XXI.
Language:
Latino.
Alphabet:
Latino.
Other author:
Ireland, Robert [external]
Gundermann, Gotthold, 1856-1921 [external]
Source of information:
IAM66.3