VIAGGIARE CON DANTE
[...] del divino comico Denti Alligator.
(James Joyce, Finnegans Wake H.C.E., 1939)
Associare Dante Alighieri (1265-1321) al tema del viaggio è quasi scontato per diversi motivi; su tutti, la sua opera maggiore, la Divina Commedia, che narra il cammino dell’autore nel mondo ultraterreno, e la sua vita di esule, costretto dagli avvenimenti politici a lasciare la nativa Firenze e a vagare presso diverse corti italiane. Il titolo della mostra intende però anche suggerire una possibilità di visita organizzata con percorsi, soste, luoghi di partenza e di arrivo che ogni visitatore può costruire a suo piacimento. Per chi lo desidera, esiste certo anche un percorso predisposto, indicato dalla successione dei pezzi esposti raggruppati secondo temi, come se ci si trovasse nelle diverse sale di una mostra. Si parte dalla vita di Dante, si prosegue con la cronologia delle sue opere, si approda al suo capolavoro, la Commedia, mostrando come sia stata nel corso dei secoli “immaginata” da miniatori, incisori, stampatori. Una “sala” della mostra è quindi dedicata a Giovanni Boccaccio lettore, e non solo, di Dante. Molte altre sono le opere, non solo poetiche, cui viene dedicato spazio adeguato, e che hanno contribuito a trasformare Dante in una icona non solo come “padre della lingua italiana” ma anche in senso letterale, ritrattistico, con le sue raffigurazioni che compaiono in incisioni, medaglie e monete.
Il materiale esposto non è solo da guardare. L’imponente mole di informazioni sugli aspetti storici, artistici, letterari di ogni manufatto e le annotazioni specifiche su singoli particolari delle immagini consentono approfondimenti in diverse direzioni secondo gli interessi di ciascun visitatore, dalla curiosità su un tema iconografico o sull’uso di un certo colore nelle miniature fino allo studio approfondito di un manoscritto o di uno specifico tema con l’aiuto dei numerosi riferimenti bibliografici.
Viaggiare con Dante può costituire davvero un’esperienza straordinaria.
BUON VIAGGIO!
[testo a cura di Ambrogio M. Piazzoni]